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Noi siamo infinito

Questo film è una delle sorprese cinematografiche dell'anno.
Quando ho visto che la protagonista di questo film era Emma Watson, ho storto subito il naso decidendo di soprassedere dal vederlo: cosa mi ha fatto cambiare idea?
Lo dico subito, leggendo le recensioni della blogosfera, a  cominciare dalla recensione di MrFord, per poi continuare con altri bloggers, dopo la lettura di queste recensioni mi convinco a vederlo.
Durante la visione ho avuto emozioni contrastanti, ma in senso positivo e mi avvicinavo empaticamente alle personalità dei protagonisti, che sono ragazzi fuori dagli schemi.
La cosa sorprendente è la capacità di esprimere sentimenti in maniera semplice non è roba da tutti i giorni, Noi siamo infinito è tratto da un romanzo scritto dal regista stesso che ha fatto la versione cinematografica.
Di per se sembra quasi un rischio, in molti hanno cercato di fare una versione cinematografica dai loro libri e non sempre i film hanno riscontrato il successo che cercavano.
A differenza si può dire che Noi siamo infinito, punta a giocare la carta della nostalgia, ci sono molte influenze al cinema di John Huges, pur personalizzando l'opera e creando un film sincero e fresco, che a differenza di tanti altri, che sono incapaci di avere una struttura propria da una impronta e un suo stile unici.
Chboski riesce a dare un suo parere parlando di ragazzi normali, non di ragazzi popolari, creando un alchimia unica con il pubblico che si riconosce nei protagonisti.
Il protagonista è un outsider, timidissimo che non riesce a familiarizzare con i compagni di scuola, fino all'arrivo di due fratelli: Patrick e Sam.
Con l'oro l'alchimia dell'amicizia scatta a primo colpo, e il nerd, Charlie, protagonista del film capisce di aver trovato gli amici giusti, anche se deve trovare il modo di aprire il suo cuore a Sam, cosa che si rivela assai difficile.
Un film che mostra quanto sia difficile trovare una strada su cui riconoscerci, e quanto sia assai complicato dopo che l'hai trovata trovare il coraggio di percorrerla.
Gli adolescenti di Chboski non pretendono di essere vincenti, sono così e devi prenderli per come vengono descritti, nè più nè meno.
Il loro mondo è fatto di musica, di sensibilità e di allegria, non è certo un mondo per i ragazzi più popolari della scuola, che pretendono tanto dai soliti imbranati.
Bravissimi i tre protagonisti, splendida la colonna sonora che cercherò di avere, fatta di classici brani come Heroes di David Bowie, che è presente nella scena più bella del film, quella in cui Sam apre le braccia sulla capotta per volare chiudendo gli occhi.
In conclusione un film sorprendente e bellissimo che racconta i giovani senza particolari effetti speciali, in modo naturale e mai edulcolorato  e banale.
Un film che merita un posto nella vostra collezione.
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