Ecco un altro film di François Ozon, che da queste parti è proprio di casa possiamo dire, eh si, e con la scusa di ScreenCult, sto recensendo i suoi film.
Quello selezionato oggi è Nella Casa, che racconta di un professore, Germain che scopre un talento letterario in un suo giovane allievo, Claude e lo convince a scrivere il suo racconto, andando a stabilirsi a casa di un suo amico, la sua presenza in quella casa sconvolgerà gli equilibri, soprattutto quando il giovane si invaghisce della madre.
François Ozon ci ha abituati a molteplici generi del suo cinema, anche con diverse sfaccettature, e questo film non è da meno.
Coaudiuvato da un cast in perfetta forma, gestisce un racconto di formazione che mixa arte e vita, fino a diventare un tuttuno.
Avvolte non si capisce dove finisce l'uno e comincia l'altro, ma la costruzione è affascinante e la psicologia dei protagonisti, viene messa in scena come si farebbe come la stesura di un romanzo, o di una piéce teatrale.
E che ti combina Ozon?
Il furbacchione lancia la sfida allo spettatore, come fosse il protagonista che dovrebbe alla fine leggere il romanzo di Claude, e come in un gioco di specchi si vede riflesso nel personaggio.
Intanto tutto ciò che accade nella casa del suo amico, Claude lo descrive nel romanzo e Germain ne rimane impressionato, collaborando persino a leggerlo e modificarlo con il suo giovane pupillo.
Il film è un opera perfettamente articolata, grazie a una regia sapiente e sagace, ma soprattutto alla costruzione di uno script brillante e spaventosamente attuale, dimostrando non solo di saper parlare allo spettatore, ma di assumere un atteggiamento di complicità con esso, giocando a più livelli di sfaccettature, che solo un autore abile e ricco di fantasia riesce a fare.
Nel cinema di Ozon non esiste la banalità, non esistono le ispirazioni e il citazionismo; è invece molto presente uno stile pungente, ironico e polemico a volte, ma che fa riflettere, e non è da tutti oggi un regista capace di porgere la mano allo spettatore e renderlo partecipe, come se si trovasse dentro la storia, accanto ai personaggi, proprio come succede con Claude, lui va dentro la casa del suo amico, e noi lo seguiamo dentro il film, un bellissimo gioco di specchi, non c'è che dire.
Voto: 8
Quello selezionato oggi è Nella Casa, che racconta di un professore, Germain che scopre un talento letterario in un suo giovane allievo, Claude e lo convince a scrivere il suo racconto, andando a stabilirsi a casa di un suo amico, la sua presenza in quella casa sconvolgerà gli equilibri, soprattutto quando il giovane si invaghisce della madre.
François Ozon ci ha abituati a molteplici generi del suo cinema, anche con diverse sfaccettature, e questo film non è da meno.
Coaudiuvato da un cast in perfetta forma, gestisce un racconto di formazione che mixa arte e vita, fino a diventare un tuttuno.
Avvolte non si capisce dove finisce l'uno e comincia l'altro, ma la costruzione è affascinante e la psicologia dei protagonisti, viene messa in scena come si farebbe come la stesura di un romanzo, o di una piéce teatrale.
E che ti combina Ozon?
Il furbacchione lancia la sfida allo spettatore, come fosse il protagonista che dovrebbe alla fine leggere il romanzo di Claude, e come in un gioco di specchi si vede riflesso nel personaggio.
Intanto tutto ciò che accade nella casa del suo amico, Claude lo descrive nel romanzo e Germain ne rimane impressionato, collaborando persino a leggerlo e modificarlo con il suo giovane pupillo.
Il film è un opera perfettamente articolata, grazie a una regia sapiente e sagace, ma soprattutto alla costruzione di uno script brillante e spaventosamente attuale, dimostrando non solo di saper parlare allo spettatore, ma di assumere un atteggiamento di complicità con esso, giocando a più livelli di sfaccettature, che solo un autore abile e ricco di fantasia riesce a fare.
Nel cinema di Ozon non esiste la banalità, non esistono le ispirazioni e il citazionismo; è invece molto presente uno stile pungente, ironico e polemico a volte, ma che fa riflettere, e non è da tutti oggi un regista capace di porgere la mano allo spettatore e renderlo partecipe, come se si trovasse dentro la storia, accanto ai personaggi, proprio come succede con Claude, lui va dentro la casa del suo amico, e noi lo seguiamo dentro il film, un bellissimo gioco di specchi, non c'è che dire.
Voto: 8
Purtroppo non sono riuscita a vederlo al cinema ma ne ho sentito parlare benissimo e la cosa mi incuriosiva tantissimo anche perchè il trailer era molto invitante! Dopo il tuo super voto penso sia il caso di metterlo in cima alla lista! :)
RispondiEliminaeh si, poi François Ozon è una garanzia di qualità, con lui vai sul sicuro ^_^
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