Ok, chi mi legge SA quanto detesto reality horror, found foutage, mockumentary e via di seguito, e sa quanto sono massacrati da queste parti, tanto da uscirne sempre con le ossa rotte, e non ci vado mica leggera a bersagliarli, sapendo questo ho evitato accuratamente di guardare Smiley, perchè ormai come genere non mi attizza il palato per così dire, poi perchè il suddetto film è stato ampiamente massacrato da altri colleghi bloggers, quindi l'ho evitato a piè pari.
Leggendo però la rece dell'amico Bradipo, ho voluto dare una possibilità a questo The Den, che almeno nella carta sembrava più interessante rispetto al precedente.
Fermo restando che qualitativamente è un po' azzardato dire E' un bel film, soggettivamente parlando è una paraculata di quelle furbe, che si fanno apprezzare a tradimento, anche se devo dire che certe trovate sono piuttosto intriganti e per una serata a pane e salame vanno bene per passare l'ora e mezza scarsa se non si ha una cippa da fare, e ci sta tutto, soprattutto va bene per staccare tra una visione impegnativa e l'altra.
Una Vaccata simpatica per passare tempo, in poche parole, anche se dire vaccata - io che volevo massacrarlo, ma mi accorgo che non ne vale la pena però - è un po' azzardato.
Sembra che il regista si diverta un po' a spazientire lo spettatore, che già visti i precedenti si aspetta un po' di roba trita e ritrita, ma una serie di colpi di scena ben studiati a tavolino, fanno si che il film non sia del tutto da buttar via, anche se non grida al capolavoro.
La protagonista è una ragazza che sta facendo per l'università una ricerca sulle videochat, e vi lascio immaginare che tipo di gente trova, fino a quando non si imbatte in un maniaco che non usa la webcam, ma solo la fotografia di una vittima, e comincia il gioco al gatto col topo, ricco di colpi di scena, anche fuori luogo per così dire, ma ben costruiti e architettati, grazie a una regia capace di tenere alta la tensione, ma alla fine che succede? Succede che - e questo è il grande limite del film - si rimane a bocca asciutta perchè non si scopre l'identità del maniaco della video chat, e dici tutto qui?
Si, esattamente così, e scusate lo spoiler a bruciapelo, ma non potevo farne a meno; tutto quello che noi vediamo è frutto di quello che vede la protagonista, oltre non si va, peccato però, perchè un idea simile sarebbe stata migliore se fosse più coraggiosa.
E allora? Tutto sto giocare a che serve? Serve a un regista che gioca al gatto col topo e poi non è capace di finire con intelligenza un film che in mani ben più esperte sarebbe stato ben più di un opera furba.
Voto: 5 e 1/2 ma si poteva fare di più, molto di più, il 5 e 1/2 lo do per il finale un po' troppo sbrigativo.
Leggendo però la rece dell'amico Bradipo, ho voluto dare una possibilità a questo The Den, che almeno nella carta sembrava più interessante rispetto al precedente.
Fermo restando che qualitativamente è un po' azzardato dire E' un bel film, soggettivamente parlando è una paraculata di quelle furbe, che si fanno apprezzare a tradimento, anche se devo dire che certe trovate sono piuttosto intriganti e per una serata a pane e salame vanno bene per passare l'ora e mezza scarsa se non si ha una cippa da fare, e ci sta tutto, soprattutto va bene per staccare tra una visione impegnativa e l'altra.
Una Vaccata simpatica per passare tempo, in poche parole, anche se dire vaccata - io che volevo massacrarlo, ma mi accorgo che non ne vale la pena però - è un po' azzardato.
Sembra che il regista si diverta un po' a spazientire lo spettatore, che già visti i precedenti si aspetta un po' di roba trita e ritrita, ma una serie di colpi di scena ben studiati a tavolino, fanno si che il film non sia del tutto da buttar via, anche se non grida al capolavoro.
La protagonista è una ragazza che sta facendo per l'università una ricerca sulle videochat, e vi lascio immaginare che tipo di gente trova, fino a quando non si imbatte in un maniaco che non usa la webcam, ma solo la fotografia di una vittima, e comincia il gioco al gatto col topo, ricco di colpi di scena, anche fuori luogo per così dire, ma ben costruiti e architettati, grazie a una regia capace di tenere alta la tensione, ma alla fine che succede? Succede che - e questo è il grande limite del film - si rimane a bocca asciutta perchè non si scopre l'identità del maniaco della video chat, e dici tutto qui?
Si, esattamente così, e scusate lo spoiler a bruciapelo, ma non potevo farne a meno; tutto quello che noi vediamo è frutto di quello che vede la protagonista, oltre non si va, peccato però, perchè un idea simile sarebbe stata migliore se fosse più coraggiosa.
E allora? Tutto sto giocare a che serve? Serve a un regista che gioca al gatto col topo e poi non è capace di finire con intelligenza un film che in mani ben più esperte sarebbe stato ben più di un opera furba.
Voto: 5 e 1/2 ma si poteva fare di più, molto di più, il 5 e 1/2 lo do per il finale un po' troppo sbrigativo.
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