Seconda recensione di oggi, ho scelto per il secondo giro Onirica Field of Dogs, il film di Lech Majewski, che devo dire mi ha colpito positivamente.
Ma premetto una cosa, non è un film per tutti, allontanatevi dall'idea che tutti possono vedere o apprezzare un film del genere, anzi a una prima visione lo odierete, si dico sul serio, lo odierete, per il semplice motivo che presenta dialoghi ridotti all'osso, un surrealismo opprimente, a tratti asfissiante, e sembra che manchi addirittura di una regia efficace, ma solo in apparenza.
Terzo capitolo di una trilogia sull'arte cominciata con Il giardino delle delizie, e continuata con I colori della passione, in questo episodio si concentra su Dante e la sua divina commedia.
Lo devo dire, ha una costruzione un po' pesante, forse per l'eccessivo surrealismo di cui il film è imperniato, ma effettivamente, con un film del genere cosa vogliamo chiedere al regista?
Ovviamente questo è il mio parere, che non deve essere preso per assoluto per carità, voi vi fate pure il vostro che è comprensibile che l'abbiate.
La storia narra di Adam, un giovane polacco che in un incidente ha perso la compagna e il suo migliore amico, da quel momento la sua vita cambia drasticamente, e smette di fare l'insegnante, e perde anche l'entusiasmo per la scrittura delle poesie essendo un promettente poeta, prima dell'incidente.
Ora si è fatto assumere in un centro commerciale, e i suoi principali interessi sono la lettura della divina commedia e il sonno, in cui può incontrare i suoi fantasmi e le persone decedute, come un novello Dante, è alla ricerca della sua beatrice, per potere stare con lei ancora una volta.
Un film del genere come può non piacermi?
Lo dico perchè anche io ho avuto in passato esperienze simili, non di incidenti per carità, ma la capacità di captare le persone che non ci sono più attraverso il sonno, ed essendo una persona che crede nei sogni nel vero senso della parola, - non è uno scherzo il mio, ho sempre avuto una sensibilità elevatissima rispetto a tutti gli altri - mi sono sentita avvolta dal film, come se mi avviluppasse tutta tanto da vedermi letteralmente dentro il film, nel protagonista, nella sua genesi, e nelle sue esperienze, anche se la divina commedia non l'ho letta.
Un film che mi ha letteralmente percossa tutta, e sapendo il tema filmico come potevo non guardarlo?
Da vedere solo se riuscite a capire e anche a vedere, nonostante la pesantezza.
Voto: 7
Ma premetto una cosa, non è un film per tutti, allontanatevi dall'idea che tutti possono vedere o apprezzare un film del genere, anzi a una prima visione lo odierete, si dico sul serio, lo odierete, per il semplice motivo che presenta dialoghi ridotti all'osso, un surrealismo opprimente, a tratti asfissiante, e sembra che manchi addirittura di una regia efficace, ma solo in apparenza.
Terzo capitolo di una trilogia sull'arte cominciata con Il giardino delle delizie, e continuata con I colori della passione, in questo episodio si concentra su Dante e la sua divina commedia.
Lo devo dire, ha una costruzione un po' pesante, forse per l'eccessivo surrealismo di cui il film è imperniato, ma effettivamente, con un film del genere cosa vogliamo chiedere al regista?
Ovviamente questo è il mio parere, che non deve essere preso per assoluto per carità, voi vi fate pure il vostro che è comprensibile che l'abbiate.
La storia narra di Adam, un giovane polacco che in un incidente ha perso la compagna e il suo migliore amico, da quel momento la sua vita cambia drasticamente, e smette di fare l'insegnante, e perde anche l'entusiasmo per la scrittura delle poesie essendo un promettente poeta, prima dell'incidente.
Ora si è fatto assumere in un centro commerciale, e i suoi principali interessi sono la lettura della divina commedia e il sonno, in cui può incontrare i suoi fantasmi e le persone decedute, come un novello Dante, è alla ricerca della sua beatrice, per potere stare con lei ancora una volta.
Un film del genere come può non piacermi?
Lo dico perchè anche io ho avuto in passato esperienze simili, non di incidenti per carità, ma la capacità di captare le persone che non ci sono più attraverso il sonno, ed essendo una persona che crede nei sogni nel vero senso della parola, - non è uno scherzo il mio, ho sempre avuto una sensibilità elevatissima rispetto a tutti gli altri - mi sono sentita avvolta dal film, come se mi avviluppasse tutta tanto da vedermi letteralmente dentro il film, nel protagonista, nella sua genesi, e nelle sue esperienze, anche se la divina commedia non l'ho letta.
Un film che mi ha letteralmente percossa tutta, e sapendo il tema filmico come potevo non guardarlo?
Da vedere solo se riuscite a capire e anche a vedere, nonostante la pesantezza.
Voto: 7
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