Riguarda & Recensisci
Tutto farebbe intuire la verità, dato che anche la ragazza è una pianista che studia al conservatorio, ma sin da subito Mika ostacola Jeanne per tutto quanto.
La donna che è molto gelosa della disponibilità del marito che attraverso la musica lo vede allontanarsi da lei, fa di tutto per prendere qualche scusa, prima fa cadere la cioccolata, poi fa cadere l'acqua bollente al suo figliastsro...fino a che la ragazza non intuisce un passato oscuro nascosto nel segreto di questa famiglia.
Lisbeth la seconda moglie di Andrè, è morta in circostanze misteriose durante un incidente d'auto, dopo l'autopsia hanno trovato nel suo corpo dei sonniferi, e la donna non ne faceva uso...come li ha potuti ingerire? Lisbeth lascia un bambino di dieci anni, Guilleme, che ora vive con Andrè e Mika, dato che è ritornato con la prima moglie, ma la donna, sempre impeccabile nei suoi completi lustrati, nelle sue collane e nei capelli di cui non c'è un pelo fuori posto, in apparenza è gentile ma dentro di se nutre un profondo rancore contro chi si mette nella sua strada.
E' una donna che ha costruito la sua immagine riflessa, e vive indossando una maschera che non le appartiene, quella dell'ipocrisia.
Conscia del fatto che deve risolvere in un modo o nell'altro quella "spiacevole" situazione, dapprima cerca di mettere i bastoni tra le ruote alla ragazza, poi capisce che lei è molto più intelligente di quanto crede, e le cose che sembravano andare come avrebbe voluto, alla fine, cedono il passo all'imprevedibilità degli eventi, mettendola nella triste situazione in cui deve convivere con il male che ha fatto, nonostante il marito ormai ha capito come sono realmente andati i fatti dalla morte di Lisbeth.
Jeanne però sospetta che nella cioccolata ci sia una sostanza, e la fa analizzare dal fidanzato...scoprendo che c'era della benzodiazepina, un sonnifero.
Claude Chabrol questa volta dirige un film lacerante, in cui nulla è realmente come appare, tutti i personaggi appaiono come sono realmente, coi loro pregi e difetti, Mika invece indossa la maschera della brava persona, ma dentro è marcia, più marcia e corrotta di tutti loro.
Una donna che ha sempre vissuto con il rancore dentro, quello di essere stata lasciata dal marito per un altra donna, quella di crescere il figlio nato da questa relazione, e non da ultimo, anche questa situazione, ma questa volta le carte non giocheranno a suo favore...la vita è imprevedibile, e lei avendola sfidata un altra volta, ha buttato giù la sua maschera, rivelando al marito, al figliastro e al mondo intero cos'è realmente, non le resta che piangere mentre il marito suona una marcia funebre per lei.
Isabelle Huppert attrice feticcio di Chabrol è bravissima, non c'è niente da dire, solo per la sua presenza il film merita di essere visto.
Le fanno eco anche tutti gli altri attori del cast, che riescono ad essere realistici anche quando si rischia di non esserlo.
Il film è particolare, e si guarda con piacere, Chabrol riesce ad essere allo stesso tempo sottile, e sincero, un altro grande affresco critico sulla borghesia delle brave persone che nascondono sempre qualche scheletro sull'armadio, e che mostrano agli altri tutto il loro fascino discreto.
Voto: 8
Lo vidi parecchio tempo fa, ne conservo un bel ricordo. Invece a mia moglie piacque molto meno, poi forse c'era qualcosa che non ci tornava riguardo i due figli, ma non ricordo bene, è passato troppo tempo :)
RispondiEliminabeh riguardatelo, si è un film particolare, sottile e psicologico :)
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