Ooooh e ora un film che ho scoperto grazie all'amico Bradipo che lo ha recensito nel suo blog facendomi venire la curiosità di vederlo, si tratta di In Fear con Alice Englert.
Tutto sommato constatando la qualità degli horror usciti di recente devo confermare la nuova ondata di pellicole che vogliono discostarsi dalle ciofeche uscite negli anni passati, e gli autori sono alla ricerca di nuove identità.
E' successo con l'interessante Oculus, e ora succede con questo film, diretto da Jeremy Lovering, un nome praticamente sconosciuto ai più; parliamo del film: fin qui nulla di originale, dato che sullo stesso argomento potrei trovare una decina di titoli se voglio, cosa rende il film guardabile però?
Innanzitutto una ricostruzione azzeccata, che fa sembrare i personaggi dentro una sorta di deja vù al quale non riescono a trovare una soluzione, poi sembra che per trovare l'albergo facciano sempre la stessa strada, senza mai trovarlo, una roba da farti uscire fuori di cervello.
Il bello del film sta tutto nella costruzione della tensione - il film è molto psicologico, e l'orrore, è costruito appunto su questa tensione cresciente, che non lascia mai lo spettatore, dall'inizio alla fine, si, può sembrare una cosa snervante, e in parte lo è, ma vi assicuro che di horror così non ne vedevo da moltissimo tempo, e la cosa non mi è affatto dispiaciuta; anzi...l'ho trovata intrigante.
La trama racconta di due ragazzi che si incontrano per un festival musicale, tra battute tra i due e il ragazzo che flirta un po', decidono di andare in albergo a rifocillarsi: è l'inizio dell'incubo senza fine.
Senza contare che si trovano persino uno sconosciuto che si rivelerà uno psicopatico, ma in quella strada sembrano non riuscire ad uscire, neanche a prendere strade differenti...ma cosa succede?
Il finale è aperto a varie ipotesi, io non ci sono arrivata, magari voi se l'avete visto potete anche pormene una qui, sotto la recensione per dare un senso a questo film, che per altro ho apprezzato molto.
Si parla di rinascita di horror? No, senza dubbio, credo che i registi stiano prendendo strade differenti e se continuano di questo passo l'horror può rinascere eccome, speriamo che non si perdano in filmetti senza senso e dimenticano gli odiatissimi - almeno per me - reality horror.
E' un film che necessita attenzione, e magari qualche visione in più, io l'ho visto solo una volta, ma forse in futuro lo rivedrò per trovarci una soluzione al mistero, quello che so è che è una pellicola, con tutti i suoi difetti che si può guardare tranquillamente, e che non è affatto male.
Voto: 7
Tutto sommato constatando la qualità degli horror usciti di recente devo confermare la nuova ondata di pellicole che vogliono discostarsi dalle ciofeche uscite negli anni passati, e gli autori sono alla ricerca di nuove identità.
E' successo con l'interessante Oculus, e ora succede con questo film, diretto da Jeremy Lovering, un nome praticamente sconosciuto ai più; parliamo del film: fin qui nulla di originale, dato che sullo stesso argomento potrei trovare una decina di titoli se voglio, cosa rende il film guardabile però?
Innanzitutto una ricostruzione azzeccata, che fa sembrare i personaggi dentro una sorta di deja vù al quale non riescono a trovare una soluzione, poi sembra che per trovare l'albergo facciano sempre la stessa strada, senza mai trovarlo, una roba da farti uscire fuori di cervello.
Il bello del film sta tutto nella costruzione della tensione - il film è molto psicologico, e l'orrore, è costruito appunto su questa tensione cresciente, che non lascia mai lo spettatore, dall'inizio alla fine, si, può sembrare una cosa snervante, e in parte lo è, ma vi assicuro che di horror così non ne vedevo da moltissimo tempo, e la cosa non mi è affatto dispiaciuta; anzi...l'ho trovata intrigante.
La trama racconta di due ragazzi che si incontrano per un festival musicale, tra battute tra i due e il ragazzo che flirta un po', decidono di andare in albergo a rifocillarsi: è l'inizio dell'incubo senza fine.
Senza contare che si trovano persino uno sconosciuto che si rivelerà uno psicopatico, ma in quella strada sembrano non riuscire ad uscire, neanche a prendere strade differenti...ma cosa succede?
Il finale è aperto a varie ipotesi, io non ci sono arrivata, magari voi se l'avete visto potete anche pormene una qui, sotto la recensione per dare un senso a questo film, che per altro ho apprezzato molto.
Si parla di rinascita di horror? No, senza dubbio, credo che i registi stiano prendendo strade differenti e se continuano di questo passo l'horror può rinascere eccome, speriamo che non si perdano in filmetti senza senso e dimenticano gli odiatissimi - almeno per me - reality horror.
E' un film che necessita attenzione, e magari qualche visione in più, io l'ho visto solo una volta, ma forse in futuro lo rivedrò per trovarci una soluzione al mistero, quello che so è che è una pellicola, con tutti i suoi difetti che si può guardare tranquillamente, e che non è affatto male.
Voto: 7
uh grazie per la citazione Arwenuccia...sono contento che il film ti sia piaciuto, è bello spargere la voce riguardo a certi film, mi pare che i nostri pareri coincidano molto....
RispondiEliminaeh già, il film poi è particolare, e colpisce proprio perchè si distanzia dalle stupidate uscite negli anni passati, un buon punto di partenza verso una rinascita horror c'è già...se si va avanti così troveremo vere chicche, incrociamo le dita xD
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