Nato il 4 luglio è tratto dalla biografia di Ron Kovick reduce del vietnam, tornato a casa su una sedia a rotelle, ma è anche il ritratto sconfitto e disilluso di una intera generazione distrutta dalla guerra in vietnam.
Una generazione di giovani che andando a combattere per degli ideali, si trovò davanti a una realtà molto diversa di come lo stato gliela ha presentata.
Il film è la storia di Ron Kovick, un ragazzo patriottico, che intende arruolarsi per non permettere al comunismo di invadere l'america, ma si accorgerà che il comunismo è solo una scusa per fare la guerra in vietnam e conquistare quella nazione.
Questa nuova realtà sarà per lui come una luce abbagliante, che gli farà vedere le cose come sono in realtà, una realtà di avidità e di emarginazione, che proverà sulla sua pelle dopo che è ritornato dalla guerra, tutti coloro che prima lo salutavano e osannavano la sua scelta, ora lo allontanano perchè si vergognano e così anche alcuni suoi amici che come lui hanno combattuto in vietnam.
La sporca guerra vista attraverso gli occhi di un ragazzo che ha perduto la sua innocenza, in una guerra che ha infranto tutti i suoi sogni, ma Nato il 4 luglio non è solo un film sulla perdita dell'innocenza, è un film che urla che la guerra è sbagliata, qualunque sia stato il motivo del conflitto.
Ron stesso cambia idea, schierandosi con i pacifisti durante il '68 per far finire il conflitto in vietnam quando Nixon diventa presidente degli stati uniti, è lo stesso Ron che ha scritto il romanzo dal quale il film è tratto, e che dopo il vietnam è diventato un attivista dei diritti civili, e lo è tutt'ora.
Nato il 4 Luglio è inoltre la storia d'america, non solo la storia di Ron, di tutti quei ragazzi che credendo in un ideale hanno perso la loro gioventù, la loro vita, e la loro virilità per una nazione avida e meschina, che invece di schierarsi per la difesa dei deboli, prevarica gli altri per conquistare territori, soldi, e potere.
Un film che parla di guerra in maniera tenace, sincera e anche inca**ata, per urlare al mondo quanto sia inutile e meschina.
Un inno al pacifismo che è anche un inno alla vita, e soprattutto ai sogni infranti di un intera generazione distrutta dalla guerra in vietnam, diretto da un regista che oltre ad aver combattuto in vietnam conosce molto bene la storia americana.
Uno spaccato di storia che è anche lo specchio di una generazione di giovani che nonostante la sconfitta della guerra, è sceso per strada per farla terminare, e ha denunciato le bugie lanciate dagli americani per poterla combattere, con coraggio e dignità e ora la verità viene portata sullo schermo da un Oliver Stone in forma smagliante.
Senza dubbio è uno dei migliori film di Oliver Stone, regista da sempre polemico con l'america nel denunciare gli errori e le vittorie, le miserie e le sconfitte di un popolo patriottico, al punto tale da ritenere un onore che il figlio muoia in guerra, come nella scena in cui Ron va dalla famiglia del ragazzo che ha ucciso per sbaglio in vietnam, il padre era completamente cieco, sembrava che l'america fosse più importante di suo figlio.
Quinto non uccidere dice Ron a sua madre quando in un momento di crisi gli racconta di essere stato costretto con altri soldati a far fuori un intera famiglia inerme durante la guerra, citando la bibbia.
Un film toccante e straziante, reso ancora più grande dalla presenza di un giovanissimo Tom Cruise qui in uno dei ruoli più complessi della sua carriera.
In conclusione, un capolavoro da vedere e rivedere.
Voto: 9
Gli altri partecipanti
Solaris - Il Mestiere delle armi
Recensioni Ribelli - Good Morning Vietnam
Cinquecentofilminsieme - Starship Troopers
Montecristo - La Grande Guerra
Bella recensione Arwen, e grazie per aver partecipato!!
RispondiEliminaNon potevo non partecipare, sono pacifista xD
Eliminagrande film, grande Cruise!
RispondiEliminap.s.: sarebbe carino mettere i link agli altri blog che partecipano all'iniziativa... ;)
ah ok, petta petta xD
EliminaPurtroppo mi manca, ma recupererò senz'altro.
RispondiEliminadai fallo, poi mi dici se ti è piaciuto xD
EliminaBellissima recensione Arwen. Veramente intensa. Mi hai fatto conoscere nei dettagli un film che ho sempre sottovalutato e ora intendo recuperare. Sì, Stone sa picchiare duro sulle schifezze degli Stati Uniti. Mi complimento anche per l'inizitiva Sauro. Mi sarebbe piaciuto partecipare anche se ammetto di non andare pazza per i film di guerra.
RispondiEliminaguardalo, ti sorprenderà :)
EliminaMa sai che questo film l'ho sempre consapevolmente evitato, d'istinto, perché m'ispirava davvero poco?
RispondiEliminaMale!
Lo recupero!
Bolliciiiinaaaa, ahiahiahi, recuperalo e subito, altrimenti ti tiro le orecchie, hahaha, ti piacerà vedrai xD
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