Volete avere un figlio?
State alla larga da questo film, no sinceramente; e concordo con l'amico Cannibale che quando l'ha recensito lo ha specificato in maniera schietta e sincera come suo solito fare, ve lo dico pure io.
Non volete avere figli? Guardate pure, ma dubito che questo film possa farvi venire voglia di procreare, oddio non è ai livelli di Daisy Diamond, che prossimamente recensirò, ma per la storia che racconta di una depressione, ci avviciniamo parecchio al problema.
Si avete capito bene, il film racconta la depressione di una madre, che ha partorito in maniera traumatica e non riesce a creare il rapporto madre/figlio con la sua creatura, in poche parole, ha paura del suo ruolo di madre, e allora entra in una clinica per superare questa sua angoscia, e trova sostegno nelle persone in terapia: riuscirà a superare il suo trauma ed accettare il suo ruolo materno e cominciare abbracciando suo figlio?
Il film tratta di un tema molto delicato e complesso come il rapporto tra madre e figlio, reso ancora più difficile da un parto traumatico, che sarà per la protagonista il crollo psicologico che la porterà a rifiutare di andare a visitare il figlio, che si trova in incubatrice, e qui crolla persino il rapporto con suo marito, come fare a riemergere?
Il film è diretto da una donna, e qui già si comprendere una certa sensibilità ad affrontare certi temi, bravissima l'attrice protagonista, Alicia Wikander, la sua performance da i brividi per quanto riesce a colpire e a restarti dentro.
Eppure questa figura materna la si riesce a comprendere, il suo dolore, la sua paura, e anche la voglia di ricominciare dopo aver superato il trauma, che si risolverà non appena accadrà un fatto con un bambino, in cui vede suo padre maltrattarlo.
Un film intenso e sorprendente, anche se lacerante, che certamente non si dimentica facilmente, soprattutto perchè c'è un lavoro di regia e sceneggiatura attento a creare empatia con il pubblico, anche se il tema non è certo da film d'evasione per così dire.
Grandissimo film, merita senz'altro una visione, e anche dieci o quante volete voi.
Astenetevi se siete in depressione.
Voto: 8
State alla larga da questo film, no sinceramente; e concordo con l'amico Cannibale che quando l'ha recensito lo ha specificato in maniera schietta e sincera come suo solito fare, ve lo dico pure io.
Non volete avere figli? Guardate pure, ma dubito che questo film possa farvi venire voglia di procreare, oddio non è ai livelli di Daisy Diamond, che prossimamente recensirò, ma per la storia che racconta di una depressione, ci avviciniamo parecchio al problema.
Si avete capito bene, il film racconta la depressione di una madre, che ha partorito in maniera traumatica e non riesce a creare il rapporto madre/figlio con la sua creatura, in poche parole, ha paura del suo ruolo di madre, e allora entra in una clinica per superare questa sua angoscia, e trova sostegno nelle persone in terapia: riuscirà a superare il suo trauma ed accettare il suo ruolo materno e cominciare abbracciando suo figlio?
Il film tratta di un tema molto delicato e complesso come il rapporto tra madre e figlio, reso ancora più difficile da un parto traumatico, che sarà per la protagonista il crollo psicologico che la porterà a rifiutare di andare a visitare il figlio, che si trova in incubatrice, e qui crolla persino il rapporto con suo marito, come fare a riemergere?
Il film è diretto da una donna, e qui già si comprendere una certa sensibilità ad affrontare certi temi, bravissima l'attrice protagonista, Alicia Wikander, la sua performance da i brividi per quanto riesce a colpire e a restarti dentro.
Eppure questa figura materna la si riesce a comprendere, il suo dolore, la sua paura, e anche la voglia di ricominciare dopo aver superato il trauma, che si risolverà non appena accadrà un fatto con un bambino, in cui vede suo padre maltrattarlo.
Un film intenso e sorprendente, anche se lacerante, che certamente non si dimentica facilmente, soprattutto perchè c'è un lavoro di regia e sceneggiatura attento a creare empatia con il pubblico, anche se il tema non è certo da film d'evasione per così dire.
Grandissimo film, merita senz'altro una visione, e anche dieci o quante volete voi.
Astenetevi se siete in depressione.
Voto: 8
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