Ooooh e che abbiamo oggi?
Eccolo, altro titolo suggerito da J Doinel, quel ragazzo è un vulcano di idee, devo ammettere però che mi consiglia film interessanti e bellissimi, dovrebbe scrivere di più nel suo blog...vabè andiamo al film xD.
Mona è una ragazza della classe operaia, vive da sola con suo fratello ex alcoolista ora uscito di prigione, ora diventato un fanatico religioso trasformando il suo pub in un luogo di preghiera.
Mona incontra Tasmin, una ragazza di estrazione sociale più agiata, figlia di un membro del parlamento britannico, che le dice di avere una sorella anoressica morta suicida.
Mona si illude di aver trovato un amore sincero anche se la persona che ama ha il suo stesso sesso, ma quando si accorgerà che la sorella di Tasmin è viva e vegeta e gode di ottima salute, capirà che è stato tutto una finzione, una recita, così il rapporto che credeva vero rischia di sfociare in tragedia.
Il film sottolinea la perdita dell'innocenza, e la non comprensione di cosa vige dietro la maschera della persona di cui ci invaghiamo.
Chi conosce veramente la persona di cui siamo innamorati? Avvolte si vive accanto a una persona senza conoscerla affatto; Pawel Pawlikowski, già presente alla fabbrica con IDA, firma il suo film in apparenza più solare, anche se la tematica LGBT è si sottolineata, ma in modo lieve, accarezzando le due protagoniste, facendole avvicinare al pubblico in modo sincero, come è sincera Mona, la cui immedesimazione col personaggio è immediata.
Chi di noi non si è sentito come Mona almeno un momento della nostra vita? Tralasciando la tematica omosessuale, perchè l'amore è amore, di qualsiasi colore od orientamento si presenti.
Il film è anche un gioco di specchi, in cui le due protagoniste si incrociano e provano qualcosa, ma è veramente accaduto qualcosa tra loro due? Io credo di si, anche se per un solo istante, non importa se una delle due ha finto così per gioco o per cattiveria, questo il regista non ce lo mostra, presenta soprattutto la superficialità di Tasmin - interpretata da Emily Blunt, qui ai suoi primi ruoli importanti - e la sincerità di Mona il vero fulcro del film, che si presenta per quello che è, forse illudendosi di provare qualcosa di vero per una volta nella vita, poi c'è la catarsi, quando la verità prende il sopravvento, e la rabbia che si prova perchè ci si accorge che tutto quello che hai vissuto in quella bellissima estate era solo finzione, non verità, e ti crolla il mondo addosso, un mondo fatto di illusioni e parecchi inganni; allora qui si perde un briciolo della tua innocenza, e comincia la consapevolezza che ormai tutto è cambiato, anche tu: nulla può tornare come prima.
Un film amaro, diretto da un autore capace di parlare e far riflettere, su quello strano sentimento capace di accecare, ma allo stesso tempo dolce e amaro, di cui le persone non possono fare a meno. Quel sentimento è l'amore.
Voto: 7
Eccolo, altro titolo suggerito da J Doinel, quel ragazzo è un vulcano di idee, devo ammettere però che mi consiglia film interessanti e bellissimi, dovrebbe scrivere di più nel suo blog...vabè andiamo al film xD.
Mona è una ragazza della classe operaia, vive da sola con suo fratello ex alcoolista ora uscito di prigione, ora diventato un fanatico religioso trasformando il suo pub in un luogo di preghiera.
Mona incontra Tasmin, una ragazza di estrazione sociale più agiata, figlia di un membro del parlamento britannico, che le dice di avere una sorella anoressica morta suicida.
Mona si illude di aver trovato un amore sincero anche se la persona che ama ha il suo stesso sesso, ma quando si accorgerà che la sorella di Tasmin è viva e vegeta e gode di ottima salute, capirà che è stato tutto una finzione, una recita, così il rapporto che credeva vero rischia di sfociare in tragedia.
Il film sottolinea la perdita dell'innocenza, e la non comprensione di cosa vige dietro la maschera della persona di cui ci invaghiamo.
Chi conosce veramente la persona di cui siamo innamorati? Avvolte si vive accanto a una persona senza conoscerla affatto; Pawel Pawlikowski, già presente alla fabbrica con IDA, firma il suo film in apparenza più solare, anche se la tematica LGBT è si sottolineata, ma in modo lieve, accarezzando le due protagoniste, facendole avvicinare al pubblico in modo sincero, come è sincera Mona, la cui immedesimazione col personaggio è immediata.
Chi di noi non si è sentito come Mona almeno un momento della nostra vita? Tralasciando la tematica omosessuale, perchè l'amore è amore, di qualsiasi colore od orientamento si presenti.
Il film è anche un gioco di specchi, in cui le due protagoniste si incrociano e provano qualcosa, ma è veramente accaduto qualcosa tra loro due? Io credo di si, anche se per un solo istante, non importa se una delle due ha finto così per gioco o per cattiveria, questo il regista non ce lo mostra, presenta soprattutto la superficialità di Tasmin - interpretata da Emily Blunt, qui ai suoi primi ruoli importanti - e la sincerità di Mona il vero fulcro del film, che si presenta per quello che è, forse illudendosi di provare qualcosa di vero per una volta nella vita, poi c'è la catarsi, quando la verità prende il sopravvento, e la rabbia che si prova perchè ci si accorge che tutto quello che hai vissuto in quella bellissima estate era solo finzione, non verità, e ti crolla il mondo addosso, un mondo fatto di illusioni e parecchi inganni; allora qui si perde un briciolo della tua innocenza, e comincia la consapevolezza che ormai tutto è cambiato, anche tu: nulla può tornare come prima.
Un film amaro, diretto da un autore capace di parlare e far riflettere, su quello strano sentimento capace di accecare, ma allo stesso tempo dolce e amaro, di cui le persone non possono fare a meno. Quel sentimento è l'amore.
Voto: 7
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