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Speciale Robin Williams - L'attimo Fuggente

Con questo post inizia una speciale rassegna per ricordare l'attore recentemente scomparso Robin Williams, un tributo personale per recensire i suoi film, non avrà una cadenza precisa, ma quando capita, o anche quando finisco di vedere i suoi film.
Questa sera recensisco il film che è entrato nel mito e nel cuore di tutti noi: L'attimo Fuggente.
Il professor John Keating, insegnante sopra le righe e fuori dagli schemi, prende posto nel prestigioso liceo di Welton, scuola conformista e conservatrice, e insegna ai suoi allievi a pensare con la loro testa, comincia strappando l'introduzione del libro di letteratura, e gli insegna la letteratura a modo suo.

Gli stessi insegnanti sono stupefatti dal modo di insegnare di Keating, che insegna ai suoi ragazzi a esprimere quello che desiderano, a cogliere l'attimo, carpe diem, a non rinunciare alle cose che vogliono davvero.
Questi modi di insegnare non passano di certo inosservati, nemmeno al preside della scuola, ma Neil Perry rimane affascinato da Keating, a tal punto da fondare insieme ai suoi compagni la setta dei poeti estinti.
Perry non è l'unico allievo che rimane affascinato da Keating, un po' tutta la classe viene conquistata dal modo di insegnare del professore che diviene un idolo per quei ragazzi.
Le cose precipitano quando uno di loro, a nome della setta dei poeti estinti, invita il preside ad ammettere le ragazze a Welton, e come potete immaginare, il preside chiede spiegazioni in modi poco ortodossi, con dei colpi sulle chiappe degli allievi per farli parlare.
A peggiorare il tutto c'è anche la morte di Neil Perry, che sarà motivo di licenziamento ingiusto per Keating.
Il ragazzo amava recitare, ed era bravissimo, ma il padre dispotico, non tollerava questa passione per il figlio, perchè aveva pianificato tutto e deciso il futuro per suo figlio, il ragazzo non è stato in grado di affrontare il padre e dirgli della sua passione per la recitazione e il teatro, così non dice nulla, credendolo fuori sede per lavoro, appena però se lo ritrova in teatro se lo porta a casa.
Lì decide che andrà all'accademia militare e poi diventerà un dottore, Neil Perry non regge il peso della morte dei suoi sogni, e di lì a poco si spara in testa un colpo di pistola.
Il giorno dopo i ragazzi saranno costretti a firmare una dichiarazione in cui si accusa che Keating è stata la ragione della morte di Neil Perry.
Il giorno dopo l'insegnante, mentre prende le sue cose, i ragazzi salgono nei banchi chiamandolo Oh Capitano, mio capitano, anche quelli che non erano daccordo con lui e tutto quello che è successo, a niente serviranno le urla del preside, che invita i ragazzi a sedersi e urla a Keating di andare via.
Un film che è ormai considerato un capolavoro assoluto nella storia del cinema, un caposaldo, un cult, ormai entrato nel mito e nel cuore di tutti noi, e solo un grande attore come Robin Williams, poteva impersonarlo.
Peter Weir ha fatto un uso magistrale della regia, che è capace di essere determinata e allo stesso tempo emozionare con semplici inquadrature, grandissima inoltre anche la sceneggiatura di Tom Schulman, che riesce a colpire nel profondo per entrare dentro al cuore.
In conclusione: un grande film, da non perdere assolutamente.
Voto: 9




Commenti

  1. Assolutamente stupendo...La poesia di Whitman che fa da cornice di tutto il film è la ciliegina sulla torta!

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