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Least Among Saint

Con tutte le stronzate che escono, che a volte anche io faccio fatica a starci dietro, non perchè non abbia voglia di guardare film, anzi, ma è la qualità a farti venire l'incacchiatura certe volte, poi vedi nei siti i film che praticamente non escono, e che fai li lasci lì a marcire? Assolutamente no, te li guardi.
E' il caso di questo piccolo film, piccolo...è un eufemismo dato che è capace di incollarti alla poltrona con una storia particolarmente sentita, anche se non originale.

Tutti abbiamo bisogno di radici, di affetti, e per questi affetti non si è disposti di fare qualsiasi cosa per riconquistarli, o anche per mantenere intatto il tuo spazio? Ebbene si, anche a costo di prendersi un ragazzino che ha appena perso la madre per overdose ed è nei casini fino al collo e dimostrare anche alla propria compagna di essere cambiato per convincerla a darle un altra possibilità...ce la farà il nostro eroe o deve sudare sette camice per riuscirci?
Questo incontro lo cambierà anche interiormente, aprendo gli occhi su una realtà difficilmente accettabile da persone normali.
Le persone non sono perfette, ma possono migliorare, tutti commettiamo errori, e già il fatto di ammettere di averli commessi ci rende umani e capaci di fare autocritica alla nostra vita, anche se dobbiamo scontrarci con le persone che amiamo, anche se dobbiamo togliere un bambino alle assistenti sociali che lo vogliono portare nella merda più di quanto non lo sia già.
Il mondo è cattivo si sa, perciò bisogna fare le cose giuste per gli altri, una buona azione, un atto di altruismo può cambiare la nostra vita e farci aprire gli occhi sulla realtà particolarmente complessa della vita.

 Il film dimostra inoltre il difficile ritorno a casa di chi ha combattuto in guerra, gli incubi Anthony, interpretato dallo stesso regista, è un uomo che soffre di stress post traumatico, sua moglie ha emesso un ordinanza restrittiva contro di lui, insomme non naviga in buone acque, ma nonostante ciò lui è cambiato grazie alla terribile esperienza sul fronte.
Capisce di essere in crisi e una notte decide di commettere un suicidio, a salvarlo è proprio Wade, il ragazzino di cui si prenderà cura, sua madre è in overdose è rischia la vita.
Lui decide di aiutare Wade a portare all'ospedale sua madre, intanto lo invita a casa sua scontrandosi con le assistenti sociali che vogliono mandarlo in una casa famiglia.
Un film non perfetto ma nemmeno tanto originale che mostra il viaggio di due persone verso la speranza di una nuova vita, mai arrendersi di fronte alle difficoltà, tutti e due capiranno qualcosa di fondamentale della vita e cresceranno insieme nonostante le differenze, e Anthony supererà le sue crisi dimenticandosi l'orrore della guerra? Riuscirà a riconquistare la sua famiglia? E Wade troverà un altra famiglia in cui crescere se perderà la madre?
Ragazzi è un film tutto da vedere, non vi dico più nulla, cercatelo in rete si trova, sono sicura di una cosa che vi piacerà.
Il regista dal canto suo sa evitare troppo il sentimentalismo, cercando di essere il più realista possibile, e colpisce dritto al cuore grazie alla capacità di immedesimazione con i personaggi.
Voto: 6 e 1/2

 

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