Nuovo ciclo della rubrica horror stories, che torna nella sua versione normale dopo l'estate, e non potevo che selezionare per voi Slender Man, film di cui avevo aspettative piuttosto alte, ma poi, apparte alcune trovate interessanti si è rivelato una autentica delusione.
Slender Man è il personaggio protagonista di una creepypasta, e fin qui ci siamo, lo spunto interessante c'era, e sinceramente mi approcciai alla visione aspettandomi chissà quali paure e spaventi, invece si è rivelato una autentica sòla, come dicono alcuni amici bloggers.
La trama racconta di un gruppo di ragazzine che visitando un sito evocano lo slender man, ma ben presto cominceranno a sparire.
Però, voi direte è una recensione negativa quella che sto scrivendo?
Si e no, più precisamente, ci sono alcuni momenti interessanti, ma sono ben pochi, per una storia che ti da l'illusione che chissà quale creatura malefica sta per arrivare, ma poi ci resti sempre con un palmo di naso, e più che paura, vorresti mandare al diavolo il regista per non averti dato quel brivido che tanto noi affezionati dell'horror ci aspettiamo, mi spiego, avete presente quando ti danno il biscottino e poi te lo fanno annusare non facendotelo mangiare?
Esatto, la sensazione che si ha vedendo questo film è quella che ho descritto poco fa, una promessa mancata, eppure a ben guardare alcune trovate oniriche sono decisamente interessanti e se fosse stato un autentico horror che ti fa saltare in aria dalla paura, e ti impressiona sarebbe stato un gioiellino, e non starei qui a parlare di quanto mi ha delusa questo film.
Un horror deve spaventare, è questo che chiede il pubblico, se tu prometti e non mantieni, non è più un horror, e il pubblico lo capisce che lo hai preso in giro.
Più precisamente, Sylvain White, il regista della pellicola, non ha voluto lasciarsi andare ed è rimasto in bilico dell'esempio del biscottino di cui vi parlavo prima.
Ora potrei essere banale, ma è questa la sensazione che ho avuto, un film non completo, con il mostro (proprio lui) che si vede e non si vede, infarcito di tante cavolate a più non posso che sinceramente mi stavano facendo addormentare.
Mi dispiace aver cominciato il nuovo ciclo con questo film, ma quando mi convinco di una cosa, difficilmente mi fanno cambiare idea, ormai la frittata è fatta, quindi non pensiamoci più, non si può certo tornare indietro e non ci voglio tornare.
D'altronde non si può fare un horror soltanto mettendo in scena alcune splendide immagini oniriche, bisogna dare almeno contenuti alla storia, oltre l'oniricità, almeno questo è quello che penso io personalmente, non so voi.
A me piace l'horror grezzo, sporco, che ti fa impaurire, si sporca le mani ma che ti rimane impresso, questo film lo si dimentica una volta terminata la visione.
La Prossima settimana Viral che cercherò di vedere tra poco.
Slender Man è il personaggio protagonista di una creepypasta, e fin qui ci siamo, lo spunto interessante c'era, e sinceramente mi approcciai alla visione aspettandomi chissà quali paure e spaventi, invece si è rivelato una autentica sòla, come dicono alcuni amici bloggers.
La trama racconta di un gruppo di ragazzine che visitando un sito evocano lo slender man, ma ben presto cominceranno a sparire.
Però, voi direte è una recensione negativa quella che sto scrivendo?
Si e no, più precisamente, ci sono alcuni momenti interessanti, ma sono ben pochi, per una storia che ti da l'illusione che chissà quale creatura malefica sta per arrivare, ma poi ci resti sempre con un palmo di naso, e più che paura, vorresti mandare al diavolo il regista per non averti dato quel brivido che tanto noi affezionati dell'horror ci aspettiamo, mi spiego, avete presente quando ti danno il biscottino e poi te lo fanno annusare non facendotelo mangiare?
Esatto, la sensazione che si ha vedendo questo film è quella che ho descritto poco fa, una promessa mancata, eppure a ben guardare alcune trovate oniriche sono decisamente interessanti e se fosse stato un autentico horror che ti fa saltare in aria dalla paura, e ti impressiona sarebbe stato un gioiellino, e non starei qui a parlare di quanto mi ha delusa questo film.
Un horror deve spaventare, è questo che chiede il pubblico, se tu prometti e non mantieni, non è più un horror, e il pubblico lo capisce che lo hai preso in giro.
Più precisamente, Sylvain White, il regista della pellicola, non ha voluto lasciarsi andare ed è rimasto in bilico dell'esempio del biscottino di cui vi parlavo prima.
Ora potrei essere banale, ma è questa la sensazione che ho avuto, un film non completo, con il mostro (proprio lui) che si vede e non si vede, infarcito di tante cavolate a più non posso che sinceramente mi stavano facendo addormentare.
Mi dispiace aver cominciato il nuovo ciclo con questo film, ma quando mi convinco di una cosa, difficilmente mi fanno cambiare idea, ormai la frittata è fatta, quindi non pensiamoci più, non si può certo tornare indietro e non ci voglio tornare.
D'altronde non si può fare un horror soltanto mettendo in scena alcune splendide immagini oniriche, bisogna dare almeno contenuti alla storia, oltre l'oniricità, almeno questo è quello che penso io personalmente, non so voi.
A me piace l'horror grezzo, sporco, che ti fa impaurire, si sporca le mani ma che ti rimane impresso, questo film lo si dimentica una volta terminata la visione.
La Prossima settimana Viral che cercherò di vedere tra poco.
Commenti
Posta un commento
Moderazione rimessa, NO SPAM