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Sulla Mia Pelle

Tutti conoscono il caso di Stefano Cucchi, un ragazzo di 31 anni che è stato arrestato dalla polizia per uno spinello e delle pillole - che a proposito servivano per la sua epilessia tanto per precisare - io stessa ai tempi ne rimasi profondamente colpita, quando c'era il governo Berlusconi, e si parlò della morte di questo ragazzo assolutamente evitabile.
A quel tempo mi accanii contro il governo Berlusconi su Facebook, tanto da farne quasi una missione, come sto facendo adesso contro il Movimento 5 Stelle, anche se in maniera molto lieve rispetto al caimano.
Ebbene la domanda che ci si pone a noi spettatori è la seguente: si può morire pestato a sangue per l'arresto di un fottuto spinello?
E' giusto picchiare un ragazzo per averlo fumato?
Dove arriva il confine tra la giustizia e la violazione dei diritti umani?
Queste sono le domande che mi sono poste durante la visione di questo straziante film, che precisiamo, è durissimo, sia con Stefano, che con le forze di polizia, che hanno la tendenza ad insabbiare e a coprire tutto, tranne quei pochi che hanno avuto il coraggio di parlare.
Ne parliamo della sorella Ilaria che tutt'ora lotta per fare uscire fuori la verità?
Nessuno dovrebbe picchiare un detenuto, nessuno dovrebbe torturarlo, qualunque sia la sua colpa, non è così che impara a non sbagliare più, anzi, spesso e ben volentieri ci ricasca sempre, e allora cosa si risolve?
Il penitenziario, è chiamato così per espiare una colpa, non per venire trattati come animali, senza più dignità, o pestati fino a farti morire.
Questa non è giustizia, è sopraffazione, è fascismo, la giustizia è un altra cosa, i diritti umani non devono essere calpestati.
Ma d'altronde è questo che succedeva nell'Italia di Berlusconi, si quell'Italia che ha creduto alle sue panzane e ha ingrassato il suo patrimonio come un vaccone grasso pronto a sputare merda alla gente povera e a sdoganare il fascismo, l'omofobia e il razzismo, e ne sentiamo gli echi ancora in questo governo del "cambiamento" che poi non lo è affatto dato che al timone con il 17% c'è un partito della PRIMA precisiamo repubblica...La Lega Nord.
La verità sulla morte di Stefano Cucchi deve uscire fuori, e i colpevoli ora staranno al posto suo...gli auguro di non venire pestati e uccisi dai loro colleghi, tanto per sottolineare la cosa.
Bravissimo l'attore protagonista Alessandro Borghi che ha donato una prova magistrale come non se ne vedevano da tanto tempo in Italia.
Sulla Mia Pelle è un film da vedere e da far vedere a tutti quanti, per sottolineare il non rispetto per i diritti umani, che in questo caso sono stati ampiamente violati e vigliaccamente nascosti.
La cosa che mi ha fatto inorridire è la burocrazia quando Stefano è stato mandato al Pertini, e i genitori non l'hanno potuto vedere...vigliacchi.
E' uno dei migliori film dell'anno senza ombra di dubbio.
Chiunque venga qui a polemizzare sul film non commenti, lasci perdere perché certe polemiche sulla morte di un essere umano non si fanno, e i commenti verranno cancellati.
La vita umana si rispetta punto.
Voto: 7








Commenti

  1. Il punto, secondo me, non è SE uno può essere messo in galera per uno spinello... non voglio fare il moralista, intendiamoci, voglio dire che se esiste una legge per cui lo spinello è proibito la magistratura è costretta ad applicarla. In caso si cambia la legge.
    Il punto è che in un paese civile NESSUNO, dico NESSUNO, anche un delinquente o un assassino, può morire per mano dello stato. Lo stato non può rendersi complice di un omicidio: che siano stati i poliziotti per le percosse o i medici per negligenza, Stefano Cucchi è morto per mano dello stato. E questo è inaccettabile.

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    Risposte
    1. Volevo sottolineare la cosa, forse mi sono spiegata male, come dire si può morire per uno spinello? Il compito della polizia non è picchiare a morte la gente che arrestano ma fare rispettare la legge

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