Continua lo speciale dedicato a Stephen King per i dieci anni della fabbrica dei sogni, e oggi ho pensato bene di ripescare uno dei film più commoventi e sentiti tratte dalle opere del re.
Ci sono pochissimi film nella storia del cinema, in grado di suscitare fortissime emozioni e rimanere impressi per lungo tempo.
Ogni volta che guardo Il Miglio Verde, mi metto a piangere, ogni volta, non c'è una volta che non mi succede, potrebbe sembrare buffo, invece vi assicuro che non lo è.
Il Miglio Verde racconta in chiave realistica e metaforica, la storia di un secondino di prigione Paul Edgecomb, che nel 1935, incontra un uomo che è stato condannato a morte per aver stuprato e ucciso due bambine.
Lui non sa che quell'uomo non è come tutti gli altri, è enorme, gigantesco, forse un po' tonto, ma...ha un dono speciale, quello di curare i malati e ridare vita ai morti, se ancora c'è tempo per salvarli.
Quell'incontro gli cambierà la vita per sempre, primo perché scoprirà sulla sua pelle, che John Coffey, non ha ucciso nessuno, ed è stato messo in prigione solo per via del colore della sua pelle, poi perché alcune persone crudeli che lavorano con Paul, meritano di essere punite.
Sarà proprio John a punirle, quando capirà chi è stato il vero assassino di quelle bambine, che lui ha trovato - questo si - e voleva salvarle, ma ormai era troppo tardi.
Ed è stato proprio questo a farlo mettere in prigione.
Paul, il primo ad essere curato per una forte infezione alle vie urinarie, e dopo che Mr Jingle il topino amico di Del è tornato in vita, convince i suoi colleghi a fare in modo che lui guarisca anche la moglie del direttore del carcere, malata terminale di un tumore al cervello grosso come un limone e che non si può operare.
Le cose nel miglio verde cambieranno per tutti, sia per Percy, crudele secondino, che soffoca tutti la dentro, sia per Wild Bill, il più violento la dentro, e vero colpevole dell'omicidio di quelle due bambine di cui è accusato John Coffey.
Il Miglio Verde è un film straordinario, primo perché ti fa capire che la pena di morte è sbagliata, in qualunque modo tu voglia vedere la cosa, poi perché rappresenta in forma metaforica, il lungo cammino della vita, che come dice Paul ormai ultracentenario che è sopravvissuto a tutti coloro che amava; questa è la sua espiazione per non aver salvato un miracolo di Dio.
A volte la strada di questo miglio è molto lunga.
Conoscere un vero miracolo di Dio, un uomo che nonostante la mole, sia molto mite, e che non farebbe male neanche a una mosca, vedere con i propri occhi i prodigi di cui è capace, sono narrati splendidamente da un autore che sforna un capolavoro di quelli che rimarranno nel tempo, e che all'epoca di quando uscì, è stato un po' sottostimato.
La qualità dell'opera nonostante i quasi vent'anni dalla sua uscita, è palese a tutti, quindi impossibile ormai non rendersene conto.
La mia rece è lunga, questo dimostra che Il Miglio Verde è uno dei film che mi sono piaciuti di più, da vedere e rivedere, per capire il grande mistero della vita, e dei miracoli, che a volte Dio, ce li fa incontrare, ma che noi stupidamente non ce ne rendiamo conto, o che se ce li troviamo davanti, faremo di tutto per salvarli, ma che per ovvie ragioni, non possiamo farlo.
Bravissimi Tom Hanks e il compianto Michael Clark Duncan, nel suo ruolo più commovente.
Capolavoro, nient'altro da dire.
Ci sono pochissimi film nella storia del cinema, in grado di suscitare fortissime emozioni e rimanere impressi per lungo tempo.
Ogni volta che guardo Il Miglio Verde, mi metto a piangere, ogni volta, non c'è una volta che non mi succede, potrebbe sembrare buffo, invece vi assicuro che non lo è.
Il Miglio Verde racconta in chiave realistica e metaforica, la storia di un secondino di prigione Paul Edgecomb, che nel 1935, incontra un uomo che è stato condannato a morte per aver stuprato e ucciso due bambine.
Lui non sa che quell'uomo non è come tutti gli altri, è enorme, gigantesco, forse un po' tonto, ma...ha un dono speciale, quello di curare i malati e ridare vita ai morti, se ancora c'è tempo per salvarli.
Quell'incontro gli cambierà la vita per sempre, primo perché scoprirà sulla sua pelle, che John Coffey, non ha ucciso nessuno, ed è stato messo in prigione solo per via del colore della sua pelle, poi perché alcune persone crudeli che lavorano con Paul, meritano di essere punite.
Sarà proprio John a punirle, quando capirà chi è stato il vero assassino di quelle bambine, che lui ha trovato - questo si - e voleva salvarle, ma ormai era troppo tardi.
Ed è stato proprio questo a farlo mettere in prigione.
Paul, il primo ad essere curato per una forte infezione alle vie urinarie, e dopo che Mr Jingle il topino amico di Del è tornato in vita, convince i suoi colleghi a fare in modo che lui guarisca anche la moglie del direttore del carcere, malata terminale di un tumore al cervello grosso come un limone e che non si può operare.
Le cose nel miglio verde cambieranno per tutti, sia per Percy, crudele secondino, che soffoca tutti la dentro, sia per Wild Bill, il più violento la dentro, e vero colpevole dell'omicidio di quelle due bambine di cui è accusato John Coffey.
Il Miglio Verde è un film straordinario, primo perché ti fa capire che la pena di morte è sbagliata, in qualunque modo tu voglia vedere la cosa, poi perché rappresenta in forma metaforica, il lungo cammino della vita, che come dice Paul ormai ultracentenario che è sopravvissuto a tutti coloro che amava; questa è la sua espiazione per non aver salvato un miracolo di Dio.
A volte la strada di questo miglio è molto lunga.
Conoscere un vero miracolo di Dio, un uomo che nonostante la mole, sia molto mite, e che non farebbe male neanche a una mosca, vedere con i propri occhi i prodigi di cui è capace, sono narrati splendidamente da un autore che sforna un capolavoro di quelli che rimarranno nel tempo, e che all'epoca di quando uscì, è stato un po' sottostimato.
La qualità dell'opera nonostante i quasi vent'anni dalla sua uscita, è palese a tutti, quindi impossibile ormai non rendersene conto.
La mia rece è lunga, questo dimostra che Il Miglio Verde è uno dei film che mi sono piaciuti di più, da vedere e rivedere, per capire il grande mistero della vita, e dei miracoli, che a volte Dio, ce li fa incontrare, ma che noi stupidamente non ce ne rendiamo conto, o che se ce li troviamo davanti, faremo di tutto per salvarli, ma che per ovvie ragioni, non possiamo farlo.
Bravissimi Tom Hanks e il compianto Michael Clark Duncan, nel suo ruolo più commovente.
Capolavoro, nient'altro da dire.
Ricordo quando lessi il libro, a puntate, quattro puntate... Poi uscì questo film, che comunque all'epoca ebbe un discreto successo. Oggi in effetti non è così replicato...
RispondiEliminaMoz-
già :)
EliminaIo adoro questo film ^_^
RispondiElimina