Quello che non cambia è proprio Clive, che arriva a rinnegare se stesso e ciò che prova veramente per Maurice per una vita cosidetta "normale", si adatta alle cosidette regole della società adeguandosi e finendo per indossare una maschera che non gli appartiene.
Un film realista, sincero, che sottolinea le rigide regole della società agli inizi del '900, e l'ipocrisia, in cui si nasconde Clive, per vivere una vita normale, non si accetta, recita il ruolo di una persona perché odia la sua immagina di omosessuale, Maurice, invece, dopo averci provato, capisce che lui è omosessuale, e non può cambiare a comando, alla fine sceglie la via della felicità, accettando se stesso.
Un film che mi ha sorpreso, in giro ho letto che ha fatto sognare molti omosessuali, alla fine non posso che confermare il fatto che coloro che sono sinceri, sono veri, e hanno più palle a vivere per quello che sono, piuttosto di coloro che accettano di recitare un ruolo di persona che non si è, per amore degli altri.
Alla fine ha più palle chi si accetta per quello che è, l'altro, indossando la maschera dell'ipocrisia, rivela soltanto la sua debolezza e la mancanza di spina dorsale rifiutando se stesso, e accettando magari di vivere una vita infelice, piuttosto che viverla nella felicità.
Per me questo film è un capolavoro, bellissimo, sorprendente anche l'uso delle pause, che non sono mai ingombranti, i personaggi riescono ad entrarti dentro, rendendosi memorabili, e non è da tutti i giorni vedere personaggi del genere nei film.
James Ivory da omosessuale, racconta la storia della tragedia di un uomo ridicolo, che si nasconde per sposare una donna, ma un omosessuale non può cambiare e diventare etero, un gay è gay perché nasce gay, perciò bisogna essere felici per quello che si è, non per quello che gli altri si aspettano da noi.
Per me un film del genere deve essere visto e rivisto...come dice Robydick Olimpo senza indugi xD.
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