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Porcile

Questa rassegna su Pier Paolo Pasolini è tutta in crescendo, e siamo già al primo cult, ogni film che sto vedendo lo sto apprezzando di più, e non mi fermo ai film guardo anche i documentari, e tra poco arriverà Ragazzi di Vita acquistato su amazon...allora oggi è il turno di Porcile, volete sapere come la penso? Restate con me.




Porcile è un film particolare, qui il discorso legato alle classi sociali si fa sempre più profondo, è un film difficilissimo lo dico fin da subito, anche io ho avuto difficoltà a seguirlo, primo perché se non si è allenati a guardare certi film, risulta un opera senza senso, e voi sapete che io sono cresciuta guardando Lynch, Fellini, poi ho visto qualche film di Dumont, Bergman e via dicendo, cioè conosco il cinema minimalista, conosco il cinema complesso, quindi bene o male non mi faccio problemi davanti a film complicati come questo.
Rispetto ai registi citati Pasolini non è da meno, e amplifica il suo discorso e le sue tematiche grazie alle metafore, in cui il potente mangia sempre il più povero, ma lo fa attraverso un discorso criptico in cui divide il film in due storie apparentemente slegate tra loro, che troveranno la loro fusione alla fine del film, ve lo dico chiaro e tondo, non dovete limitarvi a stare attenti alla trama, dovete immergervi - anche se è difficilissimo - nel discorso Pasoliniano, in cui l'arte cinematografica, si fonde con la realtà, e diventano veramente un tuttuno.
Non scherzo ragazzi, potreste pensare, ma che caxxxo di film è mai questo a una prima visione, io vi posso sottolineare che le tematiche cinematografiche di Pasolini, ambiscono ad essere metaforicamente chiare, mai ambigue, e allo stesso tempo sono ben presenti a raccontarci la deriva degli esseri umani, in cui non è colui che ama i maiali il vero mostro, precisiamo, ma sono coloro che maneggiano i loro sottoposti manipolandoli.
Il film è imperniato anche di una chiara analisi sull'educazione dei genitori sui figli, i primi veri manipolatori che lo vogliamo o no, sono proprio loro, e io ne so qualcosa perché nel film ho visto un po' me stessa, in certi momenti, ma potrebbe capitare anche a voi se un giorno vedete questo lavoro del maestro friuliano.
Per me ha rappresentato una esperienza che mi ha fatto capire quanto il mondo sia schiavo delle classi sociali, delle etichette, noi siamo nati per dominare, e sottomettere chi è al di sotto di noi nella catena economica o evolutiva.
L'elite, è rappresentata dai genitori e dai ricchi, mentre i sottoposti sono i figli, almeno nella prima storia, nella seconda abbiamo un cannibale, che viene presentato non come un mostro attenzione, ma un essere umano che per vivere deve soddisfare un desiderio, quello di mangiare carne umana, il tutto presentato in una maniera limpida, pulita, senza mostrare la perversione che invece esiste nell'umanità che lo circonda.
Il mostro, non è colui che soddisfa i suoi desideri, ma colui che domina, almeno è questo quello che ho capito.
Un altra perla, un altro grandissimo film di un regista, che praticamente mi sta cambiando la vita film dopo film, e sono sicura che una volta arrivato Ragazzi di Vita capirò tantissime altre cose.
I film criptici, per me sono più chiari dei cosidetti film normali, e senza alcun dubbio, ci mostrano i vari lati degli esseri umani, che i film cosidetti chiari e concisi, non riescono a fare.
Per me è da vedere.
Da sottolineare la presenza di Ugo Tognazzi e Marco Ferreri, che parlano con un sosia di Hitler - una chiara frecciatina ai nazisti - padre di un ragazzo che ama e si accoppia coi maiali, che altri non è che Jean Pierre Léaud.

Ratings ⭐⭐⭐1/2








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