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Medea

Eccola qui, la Medea di Pier Paolo Pasolini, film pesantissimo, la cui visione è quasi insostenibile, forse per questo credo sia quello meno riuscito tra i film diretti da Pasolini, che mette in scena - prima di Lars Von Trier - la tragedia di Euripide.

Film di scene, dai dialoghi ridotti all'osso, lentissimo, pesantissimo, se ve lo volete vedere, vi consiglio di prendere diversi caffè perché rischiate di addormentarvi, ma, devo pur dire che questo film non è per tutti i gusti.
Io, che sono allenata a certi film, l'ho visto e l'ho trovato complicatissimo, abbastanza teatrale direi, e questo è uno dei difetti della pellicola di Pasolini, che nonostante tutto, devo però riconoscere il suo valore, che è immenso.
Di immensità si tratta, e soprattutto di un autore che ha voluto celebrare se stesso attraverso Maria Callas sua grandissima amica, che interpreta il primo e unico film della sua carriera.
E devo dire che anche la Callas in questo film, che attrice non è, se la cava piuttosto bene.
D'altronde Pasolini era abituato a girare film con attori non professionisti, quindi non mi preoccupo più di tanto.
Però, devo dire che tra i suoi film, questo è quello che ahimè ho amato di meno, non lo so, l'empatia non è scattata con questo film, che solo alla fine si salva dal completo disastro, e finalmente ci sono scene coinvolgenti.
E' pur sempre un film di Pasoloni, un genio, un artista, che proprio in questo film parla di se stesso attraverso l'interpretazione della Callas, che diventa un vero e proprio alter ego del regista.
Un film per molti, ma non per tutti, la cui visione è  personalissima, resta comunque un film da vedere almeno una volta nella vita.
Il giudizio personale conta pochissimo di fronte a certi film, quello che conta è conoscerli.


Ratings ⭐⭐⭐1/2


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