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Dogville

Lars Von Trier incontra Nicole Kidman, dopo il successo di Dancer in the Dark, straziante opera musicale con una bravissima Bjork, Von Trier decide di descrivere l'america...a modo suo.
Il film in cui sembra che gli attori recitino sul palco teatrale, è privo di scenografie cosidette normali, forse per descrivere un vuoto assoluto che regna nella piccola cittadina tranquilla di Dogville, che tranquilla in realtà non lo è?
La protagonista, una strabiliante Grace, scappa da una situazione familiare difficile decisa a cambiar vita, conoscerà quindi un gruppo di cittadini, all'inizio restìi a farla rimanere, poi piano piano con le "mansioni" Grace stessa fa tutto il suo meglio per farsi accettare prendendosi cura di loro, ma la mentalità degli abitanti di Dogville è  così ristretta che appena usciranno fuori i loro veri volti Grace, conoscerà la loro crudeltà e l'ipocrisia che si cela dietro quelle mura apparentemente confortevoli.
Lars Von Trier riesce a catturare l'animo umano, mettendo via le maschere di buonismo che avvolte gli esseri umani indossano, e mostrando come in realtà sono, Nicole Kidman è straordinaria, la sua interpretazione vale da sola la visione del film, che è un capolavoro, in cui nulla è lasciato al caso, e ci credo che Nicole Kidman non ha più voluto lavorare con Lars Von Trier, nelle quasi tre ore di film, lui non le da tregua, non la lascia un attimo respirare, e il suo personaggio che viene rappresentato, direi che è il più umano di tutti, in mezzo alla tana dei lupi. Anche Tom che all'inizio sembri essere dalla sua parte poi cambia atteggiamento verso di lei, rivelandosi come tutti gli altri, straziante la scena delle statuette, in cui una sua vicina gliele rompe e le dice di non piangere altrimenti gliele romperà tutte quante, ma non c'è solo questo, Grace essendo una donna sola, subisce anche stupri, violenze e tante altre angherie, dai tranquilli cittadini, che poi non sono tanto onesti e bravi.
E' forse questa l'america che Lars Von Trier vuole raccontare? Dietro la terra delle grandi opportunità non c'è nient'altro che il mondo visto così com'è dalla natura umana, e viene raccontato spudoratamente da un autore europeo in stato di grazia.
Il film è narrato in capitoli, quasi come fosse un romanzo, da leggere mentre si guarda il film, il cast di attori è straordinario, il meglio degli attori americani riuniti da Von Trier, si va da Lauren Bacall, a Philip Baker Hall, da Chloe Sevigni e Paul Bettany, fino al suo attore Stellan Skarsgard, qui nel ruolo di cattivo.
CAPOLAVORO ASSOLUTO.




Commenti

  1. è una terra che nasce su presupposti malati, vedi anche storia della conquista del west, e in quello c'è molta della sua forza...
    film strepitoso

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  2. concordo in pieno, è un film sbalorditivo, Nicole Kidman è straordinaria :)

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  3. L'apice del Cinema di Von Trier, un film potentissimo che sorprende ad ogni visione.
    Bellissimo.

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  4. Condivido, un CAPOLAVORO ASSOLUTO, anche se sono in pochi a considerarlo tale. Secondo me da qui in poi le carriere della Kidman e di Von Trier sono state tutte in discesa.

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  5. insomma rispetto il tuo parere però non lo condivido l'ultimo film di Nicole è bellissimo Von Trier non ha fatto la quantità dei film di Nicole ma ha fatto delle perle a me son piaciuti, solo Anthicrist non ho digerito :)

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  6. « Dogma 95 è un collettivo di registi cinematografici fondato a Copenhagen nella primavera del 1995.
    Dogma 95 si pone lo scopo dichiarato di contrastare "una certa tendenza" del cinema attuale.
    Dogma 95 è un’azione di salvataggio![...] Dogma 95 si contrappone al film individuale presentando un corpo di regole indiscutibili conosciute come IL VOTO DI CASTITÀ. [...] Le riprese vanno girate sulle location. [...] La macchina da presa deve essere portata a mano. [...]Lavori ottici e filtri non sono permessi.Il film non deve contenere azione superficiale. (Omicidi, armi, etc. non devono accadere). L'alienazione temporale e geografica non è permessa. Non sono accettabili film di genere. [...] Inoltre giuro come regista di astenermi dal gusto personale! Non sono più un artista. Giuro di astenermi dal creare un'"opera", perché considero l'istante più importante del complesso. Il mio obiettivo supremo è di trarre fuori la verità dai miei personaggi e dalle mie ambientazioni. Io giuro di far ciò con tutti i mezzi possibili ed al costo di ogni buon gusto ed ogni considerazione estetica. Così io esprimo il mio VOTO DI CASTITÀ."
    Copenaghen, lunedì 13 marzo 1995

    A nome del DOGMA 95

    Lars von Trier, Thomas Vinterberg »

    Il regista danese ai suoi massimi livelli, prima di una serie di film innegabilmente sbagliati.

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  7. si sapevo del dogma 95, ma del giuramento no, XD comunque grazie per averlo postato ^_^

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