Film epocale, che ha segnato una svolta nella carriera del regista Bernardo Bertolucci, racconta la biografia di Aisin Gioro Pu Yi ultimo imperatore della cina, nato figlio del sole e morto giardiniere.
Il film è tratto dalla autobiografia che lo stesso Pu Yi ha scritto, intitolata Sono Stato Imperatore.
Vincitore di 9 premi oscar e 9 David di Donatello, è un film colossale, ambientato in cina e girato dentro la città proibita, ed è stata la prima volta che a una troupe cinematografica è consentito di girare un film dentro quelle mura.
E' senza dubbio uno dei capolavori del regista Parmese, che è stato capace di imporlo all'attenzione internazionale, cominciando una carriera che lo ha visto dirigere i più importanti attori internazionali del mondo.
Di solito i film biografici hanno dei difetti evidenti, che li privano dell'immedesimazione con il pubblico; questo invece riesce nell'intento di creare una drammaticità che ne carpisce la psicologia di un bambino, divenuto imperatore a soli tre anni, e cresciuto dentro a delle mura.
Non potendo uscire dalla città proibita, non poteva assolutamente vivere come tutti gli altri bambini, fino al giorno in cui un uomo, il suo istruttore, non comincia a fargli lezioni.
Allora egli vuole esplorare il mondo oltre quelle mura, e quando lo fa, si accorge di aver vissuto nella bambagia, rispetto al popolo del suo paese, quello stesso paese che lui governa.
Film immenso, da vedere e rivedere, per conoscere la storia di un popolo, costretto dopo l'attacco dei comunisti a una delle più barbare dittature, capaci di far decadere dal trono lo stesso imperatore.
Il film comincia con la cospirazione di alcuni potenti che ha portato alla morte il padre di Pu Yi, cospirazione che ha portato una cieca ambizione e molto potere, dopo la morte del re si deve incoronare un altro imperatore, e l'erede al trono è Pu Yi che ha solo tre anni.
Poi piano piano la storia assume connotati di un opera epica colossale, capace di avere una forza immensa unica, che nonostante siano passati 28 anni suonati dalla sua uscita, quella stessa forza è rimasta intatta.
Un grande grandissimo film, capace di andare in fondo nella storia di un popolo e soprattutto di una nazione.
Imperdibile.
Voto: 9
Il film è tratto dalla autobiografia che lo stesso Pu Yi ha scritto, intitolata Sono Stato Imperatore.
Vincitore di 9 premi oscar e 9 David di Donatello, è un film colossale, ambientato in cina e girato dentro la città proibita, ed è stata la prima volta che a una troupe cinematografica è consentito di girare un film dentro quelle mura.
E' senza dubbio uno dei capolavori del regista Parmese, che è stato capace di imporlo all'attenzione internazionale, cominciando una carriera che lo ha visto dirigere i più importanti attori internazionali del mondo.
Di solito i film biografici hanno dei difetti evidenti, che li privano dell'immedesimazione con il pubblico; questo invece riesce nell'intento di creare una drammaticità che ne carpisce la psicologia di un bambino, divenuto imperatore a soli tre anni, e cresciuto dentro a delle mura.
Non potendo uscire dalla città proibita, non poteva assolutamente vivere come tutti gli altri bambini, fino al giorno in cui un uomo, il suo istruttore, non comincia a fargli lezioni.
Allora egli vuole esplorare il mondo oltre quelle mura, e quando lo fa, si accorge di aver vissuto nella bambagia, rispetto al popolo del suo paese, quello stesso paese che lui governa.
Film immenso, da vedere e rivedere, per conoscere la storia di un popolo, costretto dopo l'attacco dei comunisti a una delle più barbare dittature, capaci di far decadere dal trono lo stesso imperatore.
Il film comincia con la cospirazione di alcuni potenti che ha portato alla morte il padre di Pu Yi, cospirazione che ha portato una cieca ambizione e molto potere, dopo la morte del re si deve incoronare un altro imperatore, e l'erede al trono è Pu Yi che ha solo tre anni.
Poi piano piano la storia assume connotati di un opera epica colossale, capace di avere una forza immensa unica, che nonostante siano passati 28 anni suonati dalla sua uscita, quella stessa forza è rimasta intatta.
Un grande grandissimo film, capace di andare in fondo nella storia di un popolo e soprattutto di una nazione.
Imperdibile.
Voto: 9
Hai detto tutto. un vero e proprio capolavoro. E lo dico io, che i biopic non li amo molto.
RispondiEliminasi è un grande film :)
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