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Zero Dark Thirty

Ci siamo, eccocci giunti alla recensione della nuova pellicola di Kathryn Bigelow, è un film duro anzi durissimo, è inutile guardarci intorno e cercare happy endings e facili sentimentalismi, questo film o lo si ama, o lo si odia non ci sono vie di mezzo.
Si perchè è un opera complessa, che tratta un argomento delicato, ovvero la cattura e la presunta uccisione di Obama Bin Laden e con un argomento del genere non c'è da stare tranquilli.
Il film ha fatto discutere e non poco l'opinione pubblica, il che è anche comprensibile, ci sono scene di violenza, ma d'altronde con un film del genere cosa vi aspettate delle scene d'amore?
Avvolte anche io che l'ho apprezzato mi stupivo di come la Bigelow abbia tirato la corda, ma se tu devi raccontare una storia dura non puoi fare altrimenti.
Fattostà che tecnicamente ci troviamo un soggetto diverso da The Hurt Locker, ma stilisticamente migliore per impatto drammatico la cui narrazione non scivola mai nel banale.
A differenza dal precedente film è un film narrato, la Bigelow sceglie di narrare la storia di come la squadra di agenti segreti americani, cercano di catturare il più pericoloso terrorista mondiale, ma non si ferma solo alla cronaca della cattura, vuole raccontare i suoi protagonisti, ma anche la gente che si trova costretta suo malgrado a difendere l'indifendibile, a cappare, a mentire.
Certo recensire un film come Zero Dark Thirty non è affatto facile, primo perchè ci troviamo davanti a una pellicola controversa, che non è un capolavoro ma sicuramente è un grande film, quindi noi spettatori o recensori, ci troviamo davanti a un dilemma se apprezzare o meno cosa abbiamo visto, sinceramente l'impatto emotivo è notevole, molto spesso le scene sono al limite del sopportabile, anche se sinceramente sono legati alla trama, ma è un dato di fatto; è un opera notevole c'è poco da fare.
Sicuramente non è e non sarà mai un capolavoro, ma certamente è un film capace di far riflettere sulla natura distruttiva degli esseri umani.
A lor signori che si sono permessi di far confronti tra Kathryn Bigelow e Leni Riefenstal, dico loro che del film non hanno capito niente, e che la prima non è affatto una regista di regime, come a differenza lo era la seconda, solo perchè ha deciso di dirigere questo film, perchè sinceramente parlando poteva benissimo fare un film da grandi incassi e ne avrebbe guadagnato in popolarità.
E invece ha fatto un opera coraggiosa difficile e complessa, che merita tantissime visioni, ripeto il film non è un capolavoro, ma è sicuramente un opera da collezionare.
Bravissima Jessica Chastian come sempre, la sua nomination agli oscar è stata strameritata, anche gli altri attori non sono affatto male.
DA NON PERDERE ASSOLUTAMENTE.





Commenti

  1. uno dei migliori dell'anno. La Bigelow non sbaglia un colpo, concordo!

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  2. anche per me è uno dei film dell'anno...

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  3. leni riefenstal?
    ma chi è che ha tirato fuori questo paragone? *___*

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  4. Io ritengo che sia un capolavoro assoluto. Il migliore nel descrivere come sia la guerra nel XXI secolo. E Jessica Chanstain meritava un Oscar grande cosi.

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    1. sono daccordo sulla descrizione della guerra nel XXI secolo e anche su Jessica Chastian, ma non so se è un capolavoro assoluto, ma sicuramente è un grande film :)

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  5. questa volta siamo in sintonia. Un film serrato, duro e bello. Non era facile ma la Bigelow c'è riuscita.

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