Riguarda & Recensisci
Credo che la definizione di capolavoro per certi film non sia affatto riduttiva.
Continuando lo special sul più grande regista della storia del cinema, come secondo film non potevo scegliere che Barry Lyndon.
Chiunque si sia imbattuto in questo film avendolo scelto per la visione, avrà sicuramente capito che si tratta forse del più grande film che nell'ambientazione del settecento, ovvero il secolo dei lumi, abbia ammirato la straordinaria fotografia di questo sorprendente film.
Impossibile non capire che le luci sono naturali, grazie al quale questo rigoroso rispetto delle ambientazioni, ne ha fatto uno dei punti cardine di questo capolavoro.
Per non parlare del fatto che ogni scena sembra un quadro in movimento.
Mai nella storia del cinema ci può essere un film tanto curato minuziosamente come Barry Lyndon. Dovrei cercare sinceramente se esiste un film simile, ma credo che un altro film ambientato nel secolo dei lumi così curato non ci sia.
Vedremo.
Tratto dal romanzo di William Makepiece Thackeray è un opera che narra la storia di un arrampicatore sociale, che subito dopo la guerra, conosce un uomo sospettato di essere una spia, ma che con lui entra nel bel mondo, e conosce Lady Lyndon, sposata ad un uomo anziano, che sta per morire, e madre di un figlio con un cospiquo patrimonio.
Nessuna occasione migliore per entrare nel rango di gentiluomo, ma con questo matrimonio infelice, anche grazie al parrocchiano che è complice del figliastro Lord Bullington, che ha sempre mostrato ostilità nei confronti del patrigno, con cui avrà sempre un rapporto conflittuale, a differenza che con la madre alla quale ha sempre dimostrato un amore e un attaccamento quasi morbosi.
Kubrick questa volta sceglie di filmare il tutto stando in silenzio, ma è protagonista con la sua mdp, che usa come penna, come uno scrittore fa sulla carta per narrare una storia, allo stesso tempo fa il pittore, con gli espedienti di chi vi parlavo prima, e solo lui può usare questi stratagemmi per dirigere un film.
Un film che, alla sua uscita non ha suscitato entusiasmi calorosi, soltanto con il passare del tempo, il film è stato riconosciuto come uno dei massimi capolavori sia del maestro Kubrick, che della storia del cinema.
Per me rappresenta forse uno dei punti massimi del suo gigantesco talento registico, e certamente oggi parlare di questo film, è un po' difficile, ma lo faccio comunque perché oltre ad essere uno dei miei film della vita, è anche quello che mi ha colpito maggiormente diretto da Kubrick.
Molti credono che questo film sia freddo, io invece credo e non a tutti i torti, sia uno dei suoi film più umanisti, che portano alle estreme conseguenze le miserie umane, in cui anche persino un titolo nobiliare non vale nulla di fronte alle umane debolezze.
D'altronde l'epitaffio finale dice proprio questo: che alla fine siamo tutti uguali, non importa se siamo poveri o ricchi.
Io credo sia anche una storia d'amore difficilissima e sofferta, dettata più dagli interessi, ma che comunque è allo stesso tempo sincera e profonda, soprattutto per quanto riguarda Lady Lyndon interpretata magistralmente da Marisa Berenson, mentre Barry Lyndon è interpretato da Ryan O'Neal.
Il finale è tragico, ve l'ho accennato poco fa ma non voglio spingermi oltre per non rivelare molto per non rovinarvi la sorpresa.
Resta comunque uno spaccato della settima arte che è impossibile non amare e non vedere, pura arte scena dopo scena.
E solo un genio come Kubrick poteva fare un film del genere.
E' un film molto complesso, magari a qualcuno potrebbe sembrare noioso, ma non è così, spesso le opere complesse racchiudono dentro di loro una grande profondità nel tratteggiare le vite dei protagonisti da restare impresse nella memoria, dopo averlo visto è impossibile dimenticarlo.
Poi naturalmente c'è il fatto di essere uno dei più grandi film della storia del cinema, un opera che se siete cinefili dovete vedere per forza, non ci sono scorciatoie in merito, se non lo vedi e non conosci il suo regista non puoi considerarti un vero cinefilo, almeno secondo me.
Immenso...non ci sono altre parole per descrivere questo capolavoro.
Voto: 10
Credo che la definizione di capolavoro per certi film non sia affatto riduttiva.
Continuando lo special sul più grande regista della storia del cinema, come secondo film non potevo scegliere che Barry Lyndon.
Chiunque si sia imbattuto in questo film avendolo scelto per la visione, avrà sicuramente capito che si tratta forse del più grande film che nell'ambientazione del settecento, ovvero il secolo dei lumi, abbia ammirato la straordinaria fotografia di questo sorprendente film.
Impossibile non capire che le luci sono naturali, grazie al quale questo rigoroso rispetto delle ambientazioni, ne ha fatto uno dei punti cardine di questo capolavoro.
Per non parlare del fatto che ogni scena sembra un quadro in movimento.
Mai nella storia del cinema ci può essere un film tanto curato minuziosamente come Barry Lyndon. Dovrei cercare sinceramente se esiste un film simile, ma credo che un altro film ambientato nel secolo dei lumi così curato non ci sia.
Vedremo.
Tratto dal romanzo di William Makepiece Thackeray è un opera che narra la storia di un arrampicatore sociale, che subito dopo la guerra, conosce un uomo sospettato di essere una spia, ma che con lui entra nel bel mondo, e conosce Lady Lyndon, sposata ad un uomo anziano, che sta per morire, e madre di un figlio con un cospiquo patrimonio.
Nessuna occasione migliore per entrare nel rango di gentiluomo, ma con questo matrimonio infelice, anche grazie al parrocchiano che è complice del figliastro Lord Bullington, che ha sempre mostrato ostilità nei confronti del patrigno, con cui avrà sempre un rapporto conflittuale, a differenza che con la madre alla quale ha sempre dimostrato un amore e un attaccamento quasi morbosi.
Kubrick questa volta sceglie di filmare il tutto stando in silenzio, ma è protagonista con la sua mdp, che usa come penna, come uno scrittore fa sulla carta per narrare una storia, allo stesso tempo fa il pittore, con gli espedienti di chi vi parlavo prima, e solo lui può usare questi stratagemmi per dirigere un film.
Un film che, alla sua uscita non ha suscitato entusiasmi calorosi, soltanto con il passare del tempo, il film è stato riconosciuto come uno dei massimi capolavori sia del maestro Kubrick, che della storia del cinema.
Per me rappresenta forse uno dei punti massimi del suo gigantesco talento registico, e certamente oggi parlare di questo film, è un po' difficile, ma lo faccio comunque perché oltre ad essere uno dei miei film della vita, è anche quello che mi ha colpito maggiormente diretto da Kubrick.
Molti credono che questo film sia freddo, io invece credo e non a tutti i torti, sia uno dei suoi film più umanisti, che portano alle estreme conseguenze le miserie umane, in cui anche persino un titolo nobiliare non vale nulla di fronte alle umane debolezze.
D'altronde l'epitaffio finale dice proprio questo: che alla fine siamo tutti uguali, non importa se siamo poveri o ricchi.
Io credo sia anche una storia d'amore difficilissima e sofferta, dettata più dagli interessi, ma che comunque è allo stesso tempo sincera e profonda, soprattutto per quanto riguarda Lady Lyndon interpretata magistralmente da Marisa Berenson, mentre Barry Lyndon è interpretato da Ryan O'Neal.
Il finale è tragico, ve l'ho accennato poco fa ma non voglio spingermi oltre per non rivelare molto per non rovinarvi la sorpresa.
Resta comunque uno spaccato della settima arte che è impossibile non amare e non vedere, pura arte scena dopo scena.
E solo un genio come Kubrick poteva fare un film del genere.
E' un film molto complesso, magari a qualcuno potrebbe sembrare noioso, ma non è così, spesso le opere complesse racchiudono dentro di loro una grande profondità nel tratteggiare le vite dei protagonisti da restare impresse nella memoria, dopo averlo visto è impossibile dimenticarlo.
Poi naturalmente c'è il fatto di essere uno dei più grandi film della storia del cinema, un opera che se siete cinefili dovete vedere per forza, non ci sono scorciatoie in merito, se non lo vedi e non conosci il suo regista non puoi considerarti un vero cinefilo, almeno secondo me.
Immenso...non ci sono altre parole per descrivere questo capolavoro.
Voto: 10
10 e lode. Visto che ero giovanissimo ed amato comunque (e poi rivisto più volte in seguito) .
RispondiEliminasi è un film che si vede e rivede infinite volte ^_^
EliminaIDEM, è uno di quei film entrati ormai nella storia del cinema
RispondiEliminaPer me è il più grande di tutti i film di Kubrick (il che significa il più grande di tutti i film drammatici di tutti i tempi)
RispondiEliminapeccato solo per il tristissimo epilogo...
eh già, è comunque un capolavoro che si vede e rivede sempre con piacere ^_^
EliminaÈ stato per anni il mio Kubrick preferito! Non so se lo è ancora, ma resta nella mia top 20 del cinema di tutti i tempi.
RispondiEliminaCome non darti ragione ^_^
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