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Speciale Exploitation - The Plumber

                                                                         Speciale Exploitation

Si da il caso che di solito lo speciale sul cinema d'exploitation lo faccio di sabato, ma questa settimana si raddoppia a causa della rassegna  che sto quasi per finire dedicata al grande Peter Weir, rassegna che mi ha fatto conoscere un regista straordiario, in cui ho potuto vedere i suoi film e capire il suo talento, le sue tematiche e tanto altro ancora.
Il viaggio non è ancora terminato, e mi permetto di dire che per chi ama il cinema, dovrebbe guardare i suoi film e si renderebbe conto di quanto sono incredibili.
Ne approfitto per raddoppiare il ciclo del cinema d'exploitation perché la prossima settimana non ci sarò, ma ne parlerò a tempo debito quando sarà il momento opportuno.
Il film è praticamente introvabile in italiano, io l'ho visto in spagnolo pensate un po' e, come in tutti i film del regista australiano, anche questo mi è piaciuto.
Peter Weir, a differenza di tanti altri film da lui diretti, non si limita soltanto al racconto e alla narrazione tra varie culture diverse, qui invece narra la storia di un idraulico molto invadente, che pur non essendo chiamato svolge lavori nel nuovo appartamento di una coppia borghese.
Si, all'inizio mi è sembrato una commedia dell'assurdo, del grottesco, dell'eccentrico; un idraulico che ti piomba in casa, si prende confidenza, si fa la doccia in casa tua, si mette a suonare la chitarra, a volte ho pensato davvero di farmi una risata, poi ho capito che il racconto di Weir andava aldilà delle semplici apparenze.
Film girato per la tv australiana, che in Italia, almeno da quanto dice l'amico Napoleone Wilson, l'hanno dato solo nelle tv private? Ma allora come caxxo non ho fatto a trovarlo in italiano? Misteri della rete.
Che vi devo dire, l'importante è averlo visto, come non importa.
Devo dire però che pur allontanandosi marginalmente da certe tematiche, in sostanza queste sono sempre presenti, e invece di fare un opera seria, come suo solito, vuole fare un film che sia bizzarro e matto, riuscendoci a meraviglia.
Non so se è un capolavoro, forse non lo tocca neanche, ma è pur sempre un titolo da vedere, apprezzare e soprattutto da avere nella vostra videoteca, o dvdteca o collezione, non importa cos'è, l'importante è averlo.
Trovo assolutamente interessante il periodo australiano di Weir, in cui ci ha regalato delle vere e proprie perle, compreso questo film, che vi consiglio di vedere, perché ci mostra i limiti che noi mettiamo verso gli altri, che con la loro invadenza stravolgono la nostra esistenza.
Per me è un cult, c'è poco da fare.

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