Speciale Exploitation
Premessa: C'è stato un cambiamento di programma in quanto questo sabato era prevista la recensione di Mondo Cane di Jacopetti e Prosperi, ma in streaming purtroppo non l'ho trovato, quindi la visione e la consueta recensione è rimandata a sabato prossimo, sempre che riesca a vederlo, in compenso ho selezionato per voi un altra pellicola d'exploitation, diretta niente meno dal grande Mario Bava legata al filone del cosidetto giallo all'italiana.
film liberamente ispirato a un romanzo di Agatha Christie 10 Piccoli indiani, è tutto concentrato su un uomo che ha fatto un importante scoperta su una resina sintetica, e viene invitato a passare un weekend con alcuni industriali interessati alla scoperta, ma un incidente li fa arrivare in una villa dove sono completamente isolati...ispiagebilmente muoiono uno dopo l'altro tutti quanti apparentemente senza alcun motivo.
In pratica è questa la trama del film, anche se lo ritengo non del tutto riuscito. Avendo visto diversi film del maestro Bava, scegliendolo mi aspettavo un film al cardiopalma.
Mi spiego bene, non è un brutto film, ma io personalmente mi aspettavo decisamente di più, anche se devo dire che la suspance la sa usare molto bene, e certe volte ti da l'impressione di voler giocare una partita con lo spettatore, sfidandolo se riesce o meno a indovinare prima dello smascheramento il colpevole.
Su Mario Bava, che è un regista la cui stima è sempre stata ai massimi livelli, parlerò ancora, in futuro, e persino su suo figlio Lamberto, di cui per adesso ho visto solo un film, quello con Laura Harring, che è il remake di shock, film girato a 4 mani con suo padre Mario, che ha segnato il suo esordio nel mondo del cinema.
Tra i protagonisti anche una giovane Edwiche Fenech che come sempre mostra il suo corpo, anche se rispetto ad altri film non si spoglia poi molto.
La soluzione è molto complicata di quanto pensassi , anche perchè all'inizio Mario Bava sembra giocare con lo spettatore sin da subito con poche e semplici inquadrature, che mettendo in prima linea la Fenech la segue mentre balla, ma poi sembra morta, alla fine si capisce che è stato tutto uno scherzo, una burla.
Ecco questi accorgimenti sono presenti per quasi tutto il film, in cui si mostra senza mascheramenti ciò che noi non percepiamo a prima vista.
Tutti possono essere sospettati, ma soltanto uno è il colpevole...quello che tu non ti aspetteresti mai.
Bello, molto bello.
Scena cult, quanto tutti si addormentano, arriva la polizia e non vede nessuno e poi dopo un po' si risvegliano, se questa non è una genialata non so come chiamarla xD.
Premessa: C'è stato un cambiamento di programma in quanto questo sabato era prevista la recensione di Mondo Cane di Jacopetti e Prosperi, ma in streaming purtroppo non l'ho trovato, quindi la visione e la consueta recensione è rimandata a sabato prossimo, sempre che riesca a vederlo, in compenso ho selezionato per voi un altra pellicola d'exploitation, diretta niente meno dal grande Mario Bava legata al filone del cosidetto giallo all'italiana.
film liberamente ispirato a un romanzo di Agatha Christie 10 Piccoli indiani, è tutto concentrato su un uomo che ha fatto un importante scoperta su una resina sintetica, e viene invitato a passare un weekend con alcuni industriali interessati alla scoperta, ma un incidente li fa arrivare in una villa dove sono completamente isolati...ispiagebilmente muoiono uno dopo l'altro tutti quanti apparentemente senza alcun motivo.
In pratica è questa la trama del film, anche se lo ritengo non del tutto riuscito. Avendo visto diversi film del maestro Bava, scegliendolo mi aspettavo un film al cardiopalma.
Mi spiego bene, non è un brutto film, ma io personalmente mi aspettavo decisamente di più, anche se devo dire che la suspance la sa usare molto bene, e certe volte ti da l'impressione di voler giocare una partita con lo spettatore, sfidandolo se riesce o meno a indovinare prima dello smascheramento il colpevole.
Su Mario Bava, che è un regista la cui stima è sempre stata ai massimi livelli, parlerò ancora, in futuro, e persino su suo figlio Lamberto, di cui per adesso ho visto solo un film, quello con Laura Harring, che è il remake di shock, film girato a 4 mani con suo padre Mario, che ha segnato il suo esordio nel mondo del cinema.
Tra i protagonisti anche una giovane Edwiche Fenech che come sempre mostra il suo corpo, anche se rispetto ad altri film non si spoglia poi molto.
La soluzione è molto complicata di quanto pensassi , anche perchè all'inizio Mario Bava sembra giocare con lo spettatore sin da subito con poche e semplici inquadrature, che mettendo in prima linea la Fenech la segue mentre balla, ma poi sembra morta, alla fine si capisce che è stato tutto uno scherzo, una burla.
Ecco questi accorgimenti sono presenti per quasi tutto il film, in cui si mostra senza mascheramenti ciò che noi non percepiamo a prima vista.
Tutti possono essere sospettati, ma soltanto uno è il colpevole...quello che tu non ti aspetteresti mai.
Bello, molto bello.
Scena cult, quanto tutti si addormentano, arriva la polizia e non vede nessuno e poi dopo un po' si risvegliano, se questa non è una genialata non so come chiamarla xD.
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