Continua la settimana dedicata a Kenneth Branagh, e stavolta c'è un film action thriller, con protagonista Jack Ryan l'agente segreto dei romanzi di Tom Clancy, ma questo film non fa parte dei romanzi della saga, ha una sceneggiatura originale.
Non conosco Jack Ryan, però mi piace, questo reboot me lo ha fatto apprezzare meglio, e chissà, più avanti guarderò i film della saga tratti dai romanzi di Tom Clancy.
Come se l'è cavata Kenneth Branagh con un action thriller? Direi splendidamente, è difficile già girare film tratti dai romanzi, figurarsi un film non tratto dai romanzi di una saga ma dedicato a un personaggio di questa saga.
Film mainstream senza dubbio, si vede che è stato finanziato da una grossa casa di produzione, ma questo a noi non interessa, ci concentriamo su altro.
Nonostante sia un regista classico, Branagh dimostra di saperci fare con una spy story action thriller, ricucendosi il ruolo di antagonista (giuro, il suo cattivo russo mi ha inquietata un sacco).
Jack Ryan viene reclutato dalla CIA, e subito si accorge di una azione anomala a wall street per quanto riguarda il dollaro, alcuni speculatori stanno cercando di farlo crollare facendo in modo di creare un altra grande depressione.
Dietro questa speculazione c'è ovviamente Victor Cheverin, un terrorista russo che intende fare anche un attentato per cominciare questa speculazione.
Il ruolo di Jack è di fermarlo, solo che non può dire alla ragazza di cui si è innamorato che lavoro svolge.
Durante la cena con Cheverin, finge di star male e fa una ricerca per sventare l'attacco, ma viene scoperto, e la sua ragazza rapita, non gli resta che fermarlo e salvarla.
Ma deve fermare qualcosa di più importante, quell'attacco terroristico, ma i russi, che non sono mica scemi, quando capiscono che l'affare è saltato, fanno fuori Cheverin.
Il piano di far crollare il dollaro fallisce, e Ryan accompagna il suo capo dal presidente americano.
Buonissimo thriller che riesce a incollarti alla poltrona, con un cast di attori da urlo, Kenneth Branagh riesce a dirigere un film diversissimo da quelli che dirige di solito, allontanandosi da Shakespeare, dimostra di avere la spina dorsale di essere un autore, il che non è poco.
Da vedere.
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