Nuova settimana, e stavolta è tutta dedicata al grande Roman Polanski, non me ne vogliate, ma non accetto commenti che riguardano i suoi problemi giudiziari, l'uomo deve essere diviso dall'artista, qui parliamo del suo cinema, in altri luoghi, possiamo pure parlare tranquillamente delle sue grane giudiziarie, ok?
Bene, cominciamo, per la settimana dedicata a Polanski, ho pensato bene di esordire con il suo primissimo lungometraggio da regista, che potremmo definire una specie di biglietto da visita per il suo cinema futuro.
Roman Polanski aveva solo 29 anni quando gira il suo primo film, ed è già cult, tutto ambientato in una barca, dove una coppia accetta di farsi i giri con un autostoppista incontrato per strada, tra i due uomini comincia una schermaglia arguta che li porta a sfidarsi con abusi psicologici che li portano a una tensione altissima, un vero e proprio gioco a chi resiste prima.
Non finirà bene ve lo assicuro.
Film ancora grezzo, ma capace di esprimere con le emozioni le reali intenzioni dei protagonisti, il giovane Polanski ha talento e si vede, in futuro arriveranno i capolavori, ma con questo film getta le basi del suo cinema e delle sue tematiche.
Consigliatissimo per chi vuole approcciarsi al cinema di Polanski e conoscere i suoi primi lavori.
Non un capolavoro, ma senz'altro un cult, questo senza ombra di dubbio, tutto è curato, dalla sceneggiatura, alla regia, alla fotografia, non c'è nulla lasciato al caso.
E come ogni buon cult che si rispetti, c'è un mistero da svelare, quale sarà?
Per saperlo non vi resta che guardarlo.
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