Dance movie, Dance movie, Dance movie....
di film di questo tipo ne ho visti tanti, e il genere mi piace sin da quando bambina vidi in tv La Febbre del sabato Sera con l'idolo di allora - e tutt'ora lo è - John Travolta.
Da adolescente vidi Dirty Dancing e per chi è stato ragazzino negli anni ottanta questo film è diventato cult, arriva il terzo millennio e mi fanno non un sequel, ma un prequel!!!
Per carità carino, la confezione è patinata, pregievole, ma ci manca il pepe della trasgressione che era presente nell'originale, ma i tempi cambiano, non siamo più nei mitici eightees, ora siamo nel terzo millennio, e la struttura non è più quella che ha reso il film di Emile Ardolino quasi immortale.
Oddio è una parola grossa, me ne rendo conto, ma come si dice nessuno mette Baby in un angolo, neppure questo film; eh si lo devo dire anche se è bello, e intrigante non è certo come l'originale...quello davvero parlava di una crescita, dell'abbandono al mondo dell'infanzia per diventare adulti, questo qui non ha la stessa forza emotiva del capostipide, ma ha l'amore al centro, e la speranza di qualcosa di meglio nella vita, come il protagonista, che con la sua famiglia in segreto combatte per la revolucion, che porterà Castro come dittatore di Cuba al posto di Batista.
Il film è ambientato ai tempi della rivoluzione di Cuba, nel 1958, e al centro c'è una gara per vincere soldi che viene descritta come simbolo di emamcipazione per una vita migliore.
Ma oltre ai difetti ci sono pure i pregi, il coraggio, la passione, il sole di cuba, e la musica, tanta musica, che riesce insieme alla trama a coinvolgere il pubblico, il che non è poco.
In conclusione, un film diverso dal primo Dirty Dancing che riesce a vivere di luce propria, non pretendendo di essere legato al primo...nonostante i difetti.
Voto: 6
di film di questo tipo ne ho visti tanti, e il genere mi piace sin da quando bambina vidi in tv La Febbre del sabato Sera con l'idolo di allora - e tutt'ora lo è - John Travolta.
Da adolescente vidi Dirty Dancing e per chi è stato ragazzino negli anni ottanta questo film è diventato cult, arriva il terzo millennio e mi fanno non un sequel, ma un prequel!!!
Per carità carino, la confezione è patinata, pregievole, ma ci manca il pepe della trasgressione che era presente nell'originale, ma i tempi cambiano, non siamo più nei mitici eightees, ora siamo nel terzo millennio, e la struttura non è più quella che ha reso il film di Emile Ardolino quasi immortale.
Oddio è una parola grossa, me ne rendo conto, ma come si dice nessuno mette Baby in un angolo, neppure questo film; eh si lo devo dire anche se è bello, e intrigante non è certo come l'originale...quello davvero parlava di una crescita, dell'abbandono al mondo dell'infanzia per diventare adulti, questo qui non ha la stessa forza emotiva del capostipide, ma ha l'amore al centro, e la speranza di qualcosa di meglio nella vita, come il protagonista, che con la sua famiglia in segreto combatte per la revolucion, che porterà Castro come dittatore di Cuba al posto di Batista.
Il film è ambientato ai tempi della rivoluzione di Cuba, nel 1958, e al centro c'è una gara per vincere soldi che viene descritta come simbolo di emamcipazione per una vita migliore.
Ma oltre ai difetti ci sono pure i pregi, il coraggio, la passione, il sole di cuba, e la musica, tanta musica, che riesce insieme alla trama a coinvolgere il pubblico, il che non è poco.
In conclusione, un film diverso dal primo Dirty Dancing che riesce a vivere di luce propria, non pretendendo di essere legato al primo...nonostante i difetti.
Voto: 6
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