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The Cell - La Cellula

Questo film quando uscì al cinema è stato parecchio maltrattato dalla critica, quando lo vidi in prima visione tv, - all'epoca non avevo internet - rimasi folgorata dalla potenza delle immagini.
Per me è un film da rivalutare, aaah certi critici, come si dice la critica è un opinione, può essere montata come anche smontata perchè si sa, col tempo tutti  i film vengono rivalutati.
Quello che mi ha colpito di The Cell, è senza dubbio la possibilità di entrare nella mente delle persone, per poterle curare, o in questo caso, scovare l'ultima vittima di un serial killer, con l'ossessione di immergere le donne che uccide nella candegina come feticci sessuali.
Il modo di uccidere, lo lascio alla vostra immaginazione, però vi dico una cosa, non è il classico thriller tutto poliziotti e inseguimenti, è più psicologico, onirico, surreale, forse per questo i critici se lo sono mangiato alla sua uscita, eppure quelle immagini ti colpiscono come un pugno nello stomaco, il che non è da tutti i film fare cose del genere, siccome Tarsem è un regista che si è fatto le ossa attraverso videoclips e spot pubblicitari, in cui il suo talento è emerso - si ricordi la pubblicità levis, e soprattutto quella con l'elefante che nuotava - al cinema si fa più cupo, più inquietante, più disturbante.
Il film è di Tarsem, in tutto e per tutto, la recitazione degli attori non la menziono perchè per questo film è irrilevante, non perchè non sono bravi, ma perchè sembrano essere dei burattini nella mani del regista, Vincent D'onofrio apparte, che nonostante sia un po' sottotono, riesce a inquietare, ma allo stesso tempo la psicologa, fa emergere il bambino che è in lui per potergli fare dire dove si trova l'ultima vittima che ha rapito, è questo film tra innocenza e perversione, che fa di The Cell un opera interessante.
Le ispirazioni sono chiare fin dall'inizio, Lynch e Tarkovskij sono i due principali ispiratori per questo film, anche se evidenzia particolari originali che rimangono impressi con uno stile acuto e brillante.
E' raro che le opere prime sono capolavori - pochissimi registi nella storia sono riusciti nell'intento - e senza dubbio questo film non lo è, eppure riesce a colpire dall'inizio alla fine.
So che ci saranno detrattori per questa mia recensione, ma come si dice, De Gustibus, non disputamus es...
Voto:6  per la parte reale 7 per la parte onirica




Commenti

  1. *De gustibus non disputandum est.

    Ma sono d'accordo con te, nonostante il cattivo latino: un film grandissimo. Personalmente, un grande cult. Incredibili le rese cinematografiche di quadri moderni.

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  2. L'avevo visto anche io in TV ma, a differenza tua, ero rimasta perplessa... oddio, diciamo pure che l'avevo detestato. Forse perché la Lopez non è un'attrice, chissà.. XD

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    Risposte
    1. La Lopez non è che abbia tantissime doti attoriali, quindi non l'ho mai tenuta in considerazione, io ero concentrata su Tarsem e il suo talento registico, e Vincent D'onofrio...tutto il resto è contorno XD

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