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S.O.S - Summer of Sam - Panico a New York

Spike Lee dirige il suo primo film con un cast di attori prevalentemente bianchi, e ispirandosi a un fatto realmente accaduto dirige Summer of Sam panico a New York, il cast per il film vanta nomi altisonanti, John Leguizamo, Adrien Brody, Mira Sorvino, Jennifer Esposito e tanti altri, tutti bravissimi.
Spike Lee, invece di percorrere la strada facile del thriller in cui si deve svelare l'assassino, intraprende la strada più rischiosa, quella drammatica, in cui le vite di un gruppo di persone sono improvvisamente scuotate dalla presenza di un assassino che terrorizza e minaccia la loro comunità; l'assassino è ossessionato da un cane che dice riesce a parlargli e lo induce all'omicidio, per prima cosa agisce sempre di notte e uccide delle coppiette che magari stanno in intimità tra di loro o parlano insieme. Le cose peggiorano quando agisce nel quartiere italoamericano, in cui il boss di quartiere comanda ai suoi scagnozzi di scoprire chi è questo assassino e di portarglielo, nello stesso frangente, ci sono le vite degli abitanti del quartiere, Vinny, un impenitente donnaiolo, a cui piace andare in discoteca e a ballare Dionna sua moglie che lavora in un ristorante gestito dal padre, Richie, un punkettaro che fa spogliarelli gay e anche qualche lavoretto extra e i loro amici.
Naturalmente viene messo in primo piano anche l'intolleranza e il sospetto senza ovviamente avere nessuna prova a riguardo, o anche non conoscendo nè chi sia il colpevole, nè come reagisce nulla, e viene proprio preso di mira Richie a causa del suo aspetto e del suo essere fuori dagli schemi rispetto agli altri soprattutto da alcuni ragazzi del quartiere che lo considerano fuori di testa.
Summer of Sam è l'opera matura di un regista che sa cosa vuole ma soprattutto sa come raccontarlo alla gente, musiche scintillanti, ritmo incalzante, e inquietudine che cresce ad ogni inquadratura, destabilizzanti i movimenti della mdp quando il cane abbaia o Sam che viene ripreso sempre di spalle si sbatte la testa al muro, ci sono momenti di vero panico per lo spettatore, ma sono brividi che pur non essendo terrorizzanti hanno il pregio di incatenare l'attenzione sullo schermo e questo dall'inizio alla fine, facendone un piccolo cult che per alcuni può essere considerato un capolavoro.


Commenti

  1. L'opera della vera svolta di Lee.
    Se prima di SOS i suoi film mantenevano in parte una certa retorica razziale che ne limitava la portata, con questa pellicola strascorsesiana il buon Spike spacca davvero, dimostrando di essere uno dei più importanti registi made in Usa.

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  2. si prima le sue pellicole avevano un cast misto, di bianchi o neri, o prevalentemente neri, con questo e poi più avanti con la 25a ora che ho recensito ha impostato un cast di bianchi prevalentemente si è un film girato benissimo :)

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