Di solito i film che parlano di violenza sulle donne, o abusi domestici se vogliamo chiamarli con un nome più appropriato sono espliciti, chiari, lo spettatore ha come uno sfogo che lascia atterriti, ma anche con gli occhi sgranati quando vede un pugno, uno schiaffo, o un calcio, ti do i miei occhi prende una strada opposta, ma non meno rischiosa, quella del silenzio, che è un vero e proprio pugno nello stomaco, senza scene di violenza, il dolore si sente di più, è come una minaccia, un orrore che quando si avvicina, non sai mai cosa può accadere prima, Iciar Bollain dirige un film strepitoso, un piccolo grande film che è capace di sottolineare anche come spesso la violenza degli uomini perpetrata sulle donne, sia sintomo di debolezza, e allora cercano in tutti i modi, una supremazia, una superiorità che non raggiungeranno mai, nonostante Antonio si metta in analisi da un esperto, non riesce ad reprimere i suoi istinti rabbiosi nei confronti della moglie Pilar, che dimostra anche una indipendenza e una libertà che alla fine la salveranno da quel mondo che il marito ha costruito e dal quale minaccia la sua superiorità nei confronti della moglie, dimostrando una dipendenza da lei quasi morbosa, quando si dice che noi donne siamo il sesso debole eh? Pilar dimostra una forza e un coraggio senza pari, bellissimo l'incipt del film dove lei va da sua sorella dopo l'ennesima lite con suo marito Antonio, ma come sempre è lei che è capace di perdonare, ed è anche lei che pur sapendo che si è messo in analisi gli da una possibilità, ma quanto può durare il tutto? Bravissimi gli interpreti Luis Tosar e Laia Marull, che da soli valgono la visione del film ma anche la regista accompagnata da uno script insolito e intelligente dirige un opera intensa, dolorosa ma anche straordinaria.
Riuscirà alla fine Pilar a guardare oltre se stessa e a ricominciare a vivere? Lo volete sapere? Beh non vi resta che guardare il film che consiglio fortemente di vedere con il proprio compagno, marito o fidanzato, per insegnare loro che la comunicazione è molto importante nel rapporto di coppia e che avvolte una semplice parola vale più di mille scatti d'ira.
DA COLLEZIONARE.
Riuscirà alla fine Pilar a guardare oltre se stessa e a ricominciare a vivere? Lo volete sapere? Beh non vi resta che guardare il film che consiglio fortemente di vedere con il proprio compagno, marito o fidanzato, per insegnare loro che la comunicazione è molto importante nel rapporto di coppia e che avvolte una semplice parola vale più di mille scatti d'ira.
DA COLLEZIONARE.
amo molto questo film
RispondiEliminasi è bello perchè è tremendo, lui fa paura, non si sa cosa può succedere prima, ma la regista furbescamente non da allo spettatore quello che si aspetta, la violenza, ma fa capire con la psicologia tutto il dolore di Pilar, in un certo senso è agghiacciante eh? :)
RispondiEliminacome dicevo da me, è il solo film che ho mai visto a raccontare perché una donna subisce tantissimo prima di arrivare a denunciare un uomo, e lo fa quasi fosse un docu tanto è ben fatto e recitato
RispondiEliminala scena che mi ha fatto impressione è all'ultimo, quando lui le strappa i vestiti di dosso e la fa uscire fuori, quella è sconvolgente, sarebbe stato meglio assistere a una fraccata di legnate, sarebbe stata meno inquietante, invece questa scena ti inquieta, e impaurisce a tal punto da farti venire i brividi...alla fine lo manda a quel paese e fa bene, ma all'ultimo ultimo quando arriva allo stremo...agghiacciante.
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