La rassegna dedicata a Michael Mann è tutta in crescendo (ma quante ne sto facendo? Saranno tre? Infatti sono un po' stanca, forse è il caso di fare una piccola pausa, no tranquilli, stavo scherzando.) e anche questa settimana abbiamo un film, un grandissimo film.
Jeffrey Wigand è un dirigente presso una azienda di tabacco, un giorno viene licenziato e decide di testimoniare contro i suoi ex datori di lavoro, anche se la sua situazione economica si fa difficile.
Questo accade anche grazie a Lowell Bergman che si interessa alla sua storia e al porta nel suo network, convincendo i suoi capi a intervistare Jeffrey, ma ci sono parecchi interessi in ballo, e l'azienda per la quale lavorava Jeffrey fa di tutto affinché non si sappia la verità sulla composizione chimica delle sigarette e comincia screditarlo e minacciarlo sia lui che la sua famiglia.
Jeffrey non cede, e allora minacciano di far causa al network, non sanno che Lowell prenderà questa decisione come un asso nella manica.
Conosciamo Michael Mann per il cinema d'azione, ma è capace anche di fare un cinema d'inchiesta che a dire sconvolgente è dire ben poco.
Il protagonista del film Jeffrey Wigand sa perfettamente che le sigarette danno assuefazione, anche se i sette nani come li chiama lui lo hanno negato, e lo sa grazie alle analisi che ha svolto in cui la nicotina quando è immischiata con l'ammoniaca per aumentare la dipendenza dalle sigarette e il completo assorbimento della nicotina nel corpo.
Wigand divenne celebre quando si fece intervistare nel 1996, nel programma 60 minutes della CBS dove rivelava l'inganno della multinazionale del tabacco per la quale lavorava.
La cosa che più mi ha colpito, è in assoluto l'avidità della multinazionale, capace di tutto pur di nascondere sotto la sabbia la verità e non perdere il malloppo.
Michael Mann ci dice che puoi fare di tutto, ma la verità viene sempre a galla, non puoi nasconderla, e la verità verrà a galla, anche se all'inizio devono censurare l'intervista di Jeffrey per evitare ripercussioni, anche se devono subire minacce e via dicendo, per quanto vuoi nascondere il marcio sotto il tappeto, quel marcio verrà sempre fuori prima o poi.
L'inchiesta di 60 minutes ha fatto la storia, ed è grazie a Jeffrey e Lowell impersonati da Al Pacino e Russell Crowe che sappiamo molto di più della composizione chimica delle sigarette, ed è sempre grazie a loro, che magari molte persone si sono salvate e hanno smesso di fumare, almeno me lo auguro.
Michael Mann dirige un grandissimo film di denuncia, e lo fa attraverso la costruzione come un thriller politico, dove il pubblico assiste a una guerra tra Davide e Golia, ma alla fine, per quanto Golia sia potente...
Che altro dire se non andate a vederlo?
Buona Visione.
Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2
Scrivi troppo ultimamente Arwen, non riesco a starti dietro! 😂 Non mi ero accorto di questa rassegna su Michael Mann, è uno dei miei "grandi vecchi" preferiti (insieme a Clint). Insider è un capolavoro, come (quasi) tutti i suoi: sono contento che lo hai recensito e che ti è piaciuto!
RispondiEliminaEh lo so, ma vedo talmente tanti film che non ne posso fare a meno, mi prenderò una pausa uno di questi giorni, Si, Insider è un filmone, l'ho registrato alla tele la prima volta, e l'ho rivisto per recensirlo alla fabbrica ^^
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