Se oggi sto recensendo il film di Totò, dovete ringraziare Dale, perché mi ha espressamente detto di farlo anche questo weekend, sabato e domenica, io invece volevo dedicarmi a Fellini, alla fine mi ha convinto e abbiamo visto insieme 47 Morto che Parla, una irresistibile commedia dove il principe della risata interpreta un uomo avaro, Antonio Peletti attaccato alla sua cassetta con le monete d'oro e lo stratagemma usato da amici e parenti per trafugare questa cassetta.
Lui ovviamente si finge morto, ma loro, riescono a beccarsi la cassetta e ad usare le monete per cosa?
Lo saprete verso la fine.
Vedere Totò nei panni di un uomo avaro è stata una sorpresa, una irresistibile sorpresa comica, mi correggo, si perché il principe De Curtis diverte fino allo sfinimento.
Non ci sono momenti vuoti, brava anche Silvana Pampanini nel ruolo dello "Spirito Guida" vera e propria spalla del principe, che insieme a lui diverte.
C'è una cosa che mi ha fatto riflettere, ma quanto erano divertenti i vecchi film? Questo è tratto dalla commedia teatrale di Ettore Petrolini e si vede.
Il figlio comunque riesce a sostituire il suo tesoro con dei pesi, e vedere il notaio e far rispettare le ultime volontà del nonno donandone metà al comune e sposare la sua amata fidanzata.
Sarà una avventura che vi farà piegare in due dalle risate, e lo dico sinceramente.
Un altra grandissima interpretazione del principe della risata, che anche questa settimana è presente alla fabbrica, noto con piacere che le mie recensioni ai suoi film sono seguitissime e molto lette.
Totò è un icona, un genio, capace di divertire più di qualsiasi altro attore italiano, con una comicità unica nel suo tenere (ci sono anche altri attori bravissimi, ma hanno una comicità diversa) e questo film non fa la differenza, per me resta uno dei miei preferiti interpretati dal principe.
Non vi resta che recuperarlo e guardarlo, perché secondo me è una delle sue migliori interpretazioni.
Buona Visione.
Ratings ⭐️⭐️⭐️
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