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Fronte del Porto

 

Amo il cinema di Elia Kazan,
Riesco comunque a scindere l'uomo dall'artista, ecco perché guardo i suoi film con un certo distacco e li giudico obiettivamente, come faccio con tutti, più o meno.




Sappiamo tutti ciò che ha fatto durante la caccia alle streghe del maccartismo, e io stendo un velo pietoso su questo argomento.
Preferisco concentrarmi sulla storia del film, che racconta di un uomo Terry che fa i nomi dei boss che hanno ucciso tramite l'inganno, il fratello di Edie la donna di cui egli si innamorerà.
Nel porto c'è però un clima di paura perché il boss locale sottomette gli operai, e tutti chiudono un occhio per poter mangiare.
Quando il prete stesso cerca di convincere le persone a parlare (la scena migliore del film) e le persone gli tirano addosso il cibo, Terry si ribella, e in lui scatta qualcosa...

E' palese la giustificazione di Kazan celata dietro la trama di questo film straordinario, ma io mi concentro sul film, del maccartismo soprattutto in un blog di cinema non intendo parlare.
Si tratta di un grandissimo film, uno dei capolavori di Elia Kazan, che certamente in un blog di cinema non può mancare.

Marlon Brando offre una delle sue migliori interpretazioni, è lui che da il volto a Terry, un ex pugile che ha rinunciato a combattere e ora fa lo scaricatore di porto, che si trova a dover affrontare un omicidio e la ricerca dei veri responsabili del delitto, che hanno usato il suo nome perché la vittima voleva testimoniare contro il boss locale.
E' l'unico che lo fa, e come risposta gli altri gli fanno terra bruciata intorno, il finale non è così lieto come si potrebbe sperare.
Questo film inoltre segna l'esordio di Eva Marie Saint.
E' uno dei cento migliori film americani di tutti i tempi, l'ho rivisto per poterlo inserire nella rubrica de Gli Indimenticabili, che tornerà Lunedì prossimo con un altro film struggente, questa volta tutto italiano: Umberto D. di Vittorio De Sica.
Buona Visione. 

Ratings ⭐⭐⭐⭐1/2



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