Pietro Germi si sta rivelando un autore interessante, molto interessante, e i suoi primi film erano polizieschi e drammatici, anche con questo film abbiamo un protagonista non proprio con la fedina penale pulita.
A contrastarlo c'è un poliziotto che si infiltra proprio nella casa del capo della gang Stefano, che ha fatto una rapina ed ha accidentalmente ucciso un involontario testimone, questi si accorge dell'immensa disponibilità di denaro di Stefano, fratello di Luisa e comincia ad indagare.
Le sue indagini lo portano a scoprire che c'è stata una ulteriore rapina, stavolta infruttuosa, dove viene ferito il custode, e guarda caso Stefano ha una ferita sul braccio, scoperto questo il poliziotto tronca la relazione con sua sorella, per non farsi smascherare.
Le cose si mettono male quando anche Maria, una ragazza innamorata di Stefano, trova un accendino con le sue iniziali, e glielo fa vedere, così facendo egli si accorge che la ragazza è una possibile testimone e la fa fuori per non farla parlare.
La verità sui suoi delitti verrà presto fuori...
Anche nel suo secondo film, Pietro Germi dirige una storia forte, un ottimo film capace di tenerti sulle corde e incollarti alla poltrona e ci riesce benissimo.
Un poliziesco senza fronzoli, girato in maniera semplice ma concisa, da un autore che sa perfettamente come vuole narrare una storia, e lo fa, senza tanti giri di parole.
Ancora un altro ottimo poliziesco, diretto con mano lucida da un autore dal notevolissimo talento, che riesce sempre a sorprendermi.
Arriveranno altri film di Pietro Germi, che quest'anno è praticamente protagonista alla fabbrica col suo cinema.
E che cinema.
Consigliatissimo.
Buona Visione.
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