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Last Shift

Una poliziotta è al suo primo turno di notte in una stazione di polizia...
Non sa che in quella stessa stazione i membri di una setta satanica si sono suicidati dopo aver ucciso i poliziotti che li hanno arrestati...

No, non è il classico horror contemporaneo che annoia, questo invece è fatto bene e, pur non essendo un capolavoro si fa apprezzare in pieno.
Cosa rara di questi tempi.
I salti nella sedia ci sono come anche la trama ben costruita che non lascia nulla in sospeso.
Peccato che ancora qui da noi non sia uscito.
Questa distribuzione è davvero molto cieca a volte.
La cosa che più sorprende è la capacità del regista di tenerti sulle spine, questo è un horror che non lascia intuire nulla e il finale è tutta una sorpresa.
Come ai vecchi tempi?
Il regista conosce molto bene le regole della vecchia scuola per lasciarsi incantare dai facili spauracchi odierni che fanno sgranare gli occhi si, ma dallo sbalordimento e dalla poca suspance che caratterizza gli horror recenti; dove si capisce tutto sin dall'inizio.
Qui non si capisce molto e dosa bene il tutto l'autore del film, che sapientemente sa giocare con lo spettatore in maniera sottile senza prenderlo in giro.
Bello, mi è piaciuto perchè è un horror molto psicologico, anche se alcune scene raccapriccianti ti fanno venire la pelle d'oca.
Voto: 7


Commenti

  1. Se si pensa che c'è solo lei, chiusa là dentro, per tutto il film, la cosa che salta subito agli occhi assieme alla bravura del regista è quella dell'attrice! Davvero un gran bell'horror!

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