Passa ai contenuti principali

Ciclo Horror Stories - Don't Knock Twice

Il Ciclo Horror Stories ritorna anche nella settimana di pausa, infatti sto scrivendo la recensione che è programmata per poter poi lavorare al mio romanzo.
Dalla trama mi sembra un film che tocca la leggenda urbana, ma a conti fatti sembra un prodotto di pura evazione, che di horror ha poco e niente.

Intendiamoci, non sono pentita di averlo visto, perché nonostante tutto la visione risulta piacevole, ma se cercate la paura forse è un film che non fa per voi.
Alcuni spunti sembrano interessanti, come il rapporto tra madre e figlia, che alla fine si ricostruisce, ma per fare un film horror non bisogna fare introspezione psicologica dei rapporti tra le persone, o meglio bisogna farlo in un certo modo.
Il regista però commette un errore che in un film horror rovina un film dal potenziale interessante: Si perde nel sensazionalismo, errore che molti registi horror di nuova generazione fanno, perdendo l'efficacia dell'azione, le problematiche legate alla protagonista, ciò che le accade di strano e via di seguito.
Con un plot del genere poteva nascere davvero qualcosa di insolito e originale, invece il regista sembra non sapere che strada prendere, e cerca di dare il contentino al pubblico...ma se il pubblico è intlelligente non si accontenta certo del contentino, vuole di più, vuole emozioni, vuole paura, ciò che in questo film, nonostante un plot davvero incredibile manca.
Così il film resta soltanto uno dei titoli fini a se stessi, che promettono di dare chissà quali emozioni e paure, ma che alla fine durante la visione non ne danno neanche mezza.
Un occasione mancata, che in mano di altri registi, magari sarebbe stato non dico un capolavoro, ma un buon film questo senza ombra di dubbio.
Per quanto mi riguarda, preferisco altri horror, che di certo superano questo filmetto patinato e poco pauroso, anzi farò una provocazione, questo film è poco horror.
Si lo so, ora direte ma c'è una strega, c'è la protagonista che si trova a lottare contro di questa, e c'è il rapporto con la madre da recuperare, me ne rendo conto, aggiungo che il regista invece di creare azione ed emozioni, fa un altro grosso errore oltre il sensazionalismo: si perde troppo nella narrazione. Peccato, perché dagli elementi che presenta, poteva nascere davvero un buon film, quindi è un occasione perduta...almeno per me.
Voto: 5


Commenti

  1. Anche se la locandina è intrigante (diffidare sempre delle belle locandine però!) non mi ispirava, hai confermato la mia sensazione, gracias! Cheers

    RispondiElimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM