Passa ai contenuti principali

Exploitation Week - Addio Zio Tom

 

Eccolo qui, il controverso Addio zio Tom, film additato di essere razzista, ma invece parla di razzismo, il che è una cosa molto diversa.
Ve lo dico subito, avevo in mente di recensire un altro film per la settimana dedicata all'exploitation, ed era in programma un titolo diverso, ma la voglia di parlare di Addio Zio Tom, era tanta, tantissima, il che mi ha fatto decidere di rimandare a domani la recensione del film che dovevo fare oggi.
Spacchiamo subito il capello in quattro, questo film è un autentico pugno nello stomaco, non si esce indenni dopo la visione, ve lo garantisco.
Jacopetti e Prosperi dirigono un mondo movie, a metà strada tra la fiction e il documentario, e parlano di schiavitù, di come trattavano i neri, come se fossero animali, tori da monta, sia per donne bianche che per donne nere.
Parlano inoltre senza peli sulla lingua, il che ai tempi fece molto scalpore, di gente che non aveva il minimo rispetto verso di loro, comincia con l'atterraggio di due giornalisti con il loro aeroplano, direttamente nell'ottocento, ai tempi della schiavitù, una piaga americana incancellabile, e ci spiattella in faccia l'intolleranza razziale, viaggiando attraverso il tempo, attraverso la lotta per i diritti civili e di come tutto sia cominciato.
Bisogna avere stomaco forte per guardare questo film, personalmente non sono indignata, ma sbalordita, il che rende la cosa meno sensazionalistica e mi fa capire quanto male ha fatto togliere la libertà a queste persone e renderle schiave di proprietari terrieri, poi si vedono le pantere nere, e le loro lotte, e di come i neri sono ormai entrati nella società, ma parla anche senza nascondere nulla allo spettatore, di schiavitù, e di come l'uomo bianco ha dominato questo popolo, rendendolo succube di ogni suo vizio, e parlo di qualsiasi cosa, anche sessuale.
Dopo la visione si rimane svuotati di tutta la crudeltà che questi poveretti hanno dovuto subire.
Jacopetti e Prosperi non nascondono nulla allo spettatore, e mostrano ciò che in america non vogliono più mostrare, certo è tutta costruita la storia, ma è tratta da storie vere, quindi non c'è nulla di inventato tanto per fare un bel film.
Tacciare questo film di razzismo vuol dire conoscere molto poco la storia, invece bisogna andare oltre, e si capisce che non è il regista ad essere razzista, perché cosa ci sarebbe di razzista in un film che parla della schiavitù dei neri e come venivano trattati?
Qui davvero la coppia dei padri dei mondo movies si è superata, e dirige un opera che potremmo definire il loro capolavoro.
Bisogna proiettarlo nelle scuole per insegnare ai ragazzi tutto lo schifo del razzismo, ma lo impareranno? Io spero vivamente di si.




Commenti

  1. gran film, sono d'accordo

    https://markx7.blogspot.com/2012/01/addio-zio-tom-gualtiero-jacopetti-e.html

    RispondiElimina

Posta un commento

Moderazione rimessa, NO SPAM