Credo che fare una recensione decente su questo film credo sia un impresa, io cercherò di farlo con semplicità in modo da esporre le sensazioni, le emozioni che questo capolavoro ha suscitato in me.
E' un Bergman più complesso questo che abbiamo davanti, con Persona tocca forse la psicologia umana, e mette in scena due donne, una infermiera che parla molto, e una donna che non parla e di cui l'infermiera si prende cura, la prima volta che l'ho visto non ho colto un particolare, che non dico, è un particolare che se il film viene visto bene lo si coglie e si capisce la chiave di lettura del film, perchè questo film è come uno specchio, beh detto così suona di difficile comprensione, ma è così c'è poco da fare, il surrealismo di Bergman qui si fa arte, e mi sembra giusto sottolineare quanto questo film sia stato di ispirazione per molti registi tra cui David Lynch per il suo Mullholland Drive, e c'è un collegamento che se amate i due autori lo coglierete, solo che il collegamento con la pellicola di Lynch che più omaggia Bergman e lo cita che fare un chiaro collegamento alla storia del film, da cui si capisce quando Lynch sia fan di Bergman, ma andiamo al film.
Comincio col dirvi che l'inizio è incomprensibile, una serie di scene prima a rilento e poi veloci di cui non c'è collegamento con la storia, forse fungono per sottolineare la psicologia delle protagoniste o forse non centrano niente, sono solo immagini surreali messe lì a sottolineare il geniaccio che c'è dietro la macchina da presa, ma sono favolose, quelle stesse immagini torneranno verso la fine...
Allora in scena abbiamo un attrice che non parla, apparentemente senza motivo, un attrice famosa che non parla e un infermiera che parla tutto il tempo, il film ad essere sinceri sembra quasi una lunghissima seduta psicoanalitica dove c'è una donna che ascolta e una donna che parla, e quella donna nonostante stia in ottima salute non riesce a parlare ma riesce ad ascoltare, mentre l'infermiera parla ma non riesce ad ascoltare, il film è tutto concentrato su questo tema, ma il gioco è più sottile di così, perchè le due donne sembra che si incrocino come se l'infermiera e la paziente siano in realtà due facce della stessa medaglia, due donne che grazie alla convivenza forzata devono affrontare la loro vita, i loro demoni interiori che poi sono gli stessi per tutti e due, ripeto è un film che è anche un esperienza, Bergman con la sua regia da del surrealismo, mescola le carte, gioca con lo spettatore, riuscendo sempre a rimanere fedele alla trama e non tralasciando mai il filo conduttore di questo film, che lega le due protagoniste tuttuno e fa uscire tutto, dolore, pena, rimpianti, amori perduti, e un figlio nato e poi rifiutato, come se lei si toglie finalmente la maschera, non a caso Persona in latino significa anche maschera il finale è ancora più surreale, che rimanda a un gioco di specchi cominciato in cui chi guarda il film è spettatore attivo e non passivo.
E' un film tutto da vedere, e che riesce a tutt'oggi a mandare messaggi, che per capirli lo devi vedere, vi potrà mettere a nudo, vi potrà sembrare incomprensibile, ma vale la pena di vederlo, bravissime le due attrici Bibi Anderson superlativa, Liv Ullman folgorante, poi un film diretto da un uomo che parla di donne e che riesce a carpirne così bene la psicologia femminile è da vedere, che altro dire? Ah si...
CAPOLAVORO ASSOLUTO
E' un Bergman più complesso questo che abbiamo davanti, con Persona tocca forse la psicologia umana, e mette in scena due donne, una infermiera che parla molto, e una donna che non parla e di cui l'infermiera si prende cura, la prima volta che l'ho visto non ho colto un particolare, che non dico, è un particolare che se il film viene visto bene lo si coglie e si capisce la chiave di lettura del film, perchè questo film è come uno specchio, beh detto così suona di difficile comprensione, ma è così c'è poco da fare, il surrealismo di Bergman qui si fa arte, e mi sembra giusto sottolineare quanto questo film sia stato di ispirazione per molti registi tra cui David Lynch per il suo Mullholland Drive, e c'è un collegamento che se amate i due autori lo coglierete, solo che il collegamento con la pellicola di Lynch che più omaggia Bergman e lo cita che fare un chiaro collegamento alla storia del film, da cui si capisce quando Lynch sia fan di Bergman, ma andiamo al film.
Comincio col dirvi che l'inizio è incomprensibile, una serie di scene prima a rilento e poi veloci di cui non c'è collegamento con la storia, forse fungono per sottolineare la psicologia delle protagoniste o forse non centrano niente, sono solo immagini surreali messe lì a sottolineare il geniaccio che c'è dietro la macchina da presa, ma sono favolose, quelle stesse immagini torneranno verso la fine...
Allora in scena abbiamo un attrice che non parla, apparentemente senza motivo, un attrice famosa che non parla e un infermiera che parla tutto il tempo, il film ad essere sinceri sembra quasi una lunghissima seduta psicoanalitica dove c'è una donna che ascolta e una donna che parla, e quella donna nonostante stia in ottima salute non riesce a parlare ma riesce ad ascoltare, mentre l'infermiera parla ma non riesce ad ascoltare, il film è tutto concentrato su questo tema, ma il gioco è più sottile di così, perchè le due donne sembra che si incrocino come se l'infermiera e la paziente siano in realtà due facce della stessa medaglia, due donne che grazie alla convivenza forzata devono affrontare la loro vita, i loro demoni interiori che poi sono gli stessi per tutti e due, ripeto è un film che è anche un esperienza, Bergman con la sua regia da del surrealismo, mescola le carte, gioca con lo spettatore, riuscendo sempre a rimanere fedele alla trama e non tralasciando mai il filo conduttore di questo film, che lega le due protagoniste tuttuno e fa uscire tutto, dolore, pena, rimpianti, amori perduti, e un figlio nato e poi rifiutato, come se lei si toglie finalmente la maschera, non a caso Persona in latino significa anche maschera il finale è ancora più surreale, che rimanda a un gioco di specchi cominciato in cui chi guarda il film è spettatore attivo e non passivo.
E' un film tutto da vedere, e che riesce a tutt'oggi a mandare messaggi, che per capirli lo devi vedere, vi potrà mettere a nudo, vi potrà sembrare incomprensibile, ma vale la pena di vederlo, bravissime le due attrici Bibi Anderson superlativa, Liv Ullman folgorante, poi un film diretto da un uomo che parla di donne e che riesce a carpirne così bene la psicologia femminile è da vedere, che altro dire? Ah si...
CAPOLAVORO ASSOLUTO
capolavoro!!
RispondiEliminaeh si un grandissimo capolavoro :)
RispondiEliminafilm pazzesco!
RispondiEliminaPer l'esame di cinema su Bergman ne avevo portati parecchi ma non questo.
RispondiEliminaDovrò recuperarlo un giorno!
Babol, questo film è straordinario, un esperienza unica, bisogna guardarlo almeno due volta per carpirne i significati nascosti, quando ho scritto la recensione mi sentivo psicologicamente intimidita a parlare del film non perchè non ero in grado di farlo ma perchè mi sembrava di parlare di una meraviglia di film talmente profonda che le parole che ho usato non sarebbero state giuste per descriverlo :) Poi ovviamente mi sono fatta coraggio ^^
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