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The Aviator

In ogni film Scorsese, mette qualcosa di eccezionale, anche in The Aviator si avverte questa fiamma, con la sua regia impeccabile e soprattutto un cast d'eccezzione, tra cui spicca anche Leonardo di Caprio che con bravura interpreta Howard Huges, magnate playboy, proprietario di una compagnia aerea, e con la passione per il cinema.
Non è certamente il miglior film di Scorsese, siamo anni luce da capolavori come Casinò Quei Bravi Ragazzi, Taxi Driver, o L'età dell'innocenza eppure, si riesce ancora a scorgere la sua capacità di stupire il pubblico, certo stiamo parlando di un biopic, e ci sono sempre presenti gli stereotipi del biopic, come il rallentamento di certi particolari che sarebbero stati meglio se fossero narrati più che filmati, ma come sappiamo Martin è un virtuoso della macchina da presa, anche se devo ammettere, che gli attori, avvolte sembrano macchiette, soprattutto John C Reilly, che anche nel suo ruolo si trova spesso impacciato,  ma più che un film d'attori - da Scorsese non me lo aspetterei mai un film d'attori, ma al contrario un film d'autore - è un film più incentrato sulla presenza un po' ingombrante di Huges, che Di Caprio interpreta divinamente, forse è una presenza un po' eccessiva, dato che in molte occasioni appesantisce l'opera in se, ma va da se, questa pesantezza, che forse è uno dei difetti del film, si tratta comunque di un biopic, non possiamo di certo parlare di altri personaggi, viene surclassata dall'abilità di Scorsese di far capire il personaggio di Huges, un uomo pieno di manie, vittima di crisi ossessivo-compulsive, che è stato capace di creare tanto, e di essere bigger than life, un genio, ma come dice un vecchio proverbio, nessuno è perfetto, tutti abbiamo i nostri difetti, che vengono descritti in maniera specifica, forse un po' ossessiva, ma il personaggio E' ossessivo di per se, quindi lo spettatore si trova davanti un colossal, girato magnificamente - eh beh alla regia c'è Scorsese, non un novellino qualunque - forse eccessivamente lungo, un po' narcisistico, ed è questo uno dei grandi difetti di The Aviator, il narcisismo con cui viene raccontata la storia.
In conclusione, nulla da dire sulla tecnica registica, e sul suo protagonista, un film non necessariamente brutto, in giro c'è di peggio, che se non fosse per il narcisismo con cui scorsese ha girato l'opera sarebbe stato un grande film, in effetti c'è troppa carne al fuoco, ma forse è così che deve essere descritto un personaggio come Huges, resta comunque un opera interessante, non ai livelli dei precedenti film che hanno fatto grande Scorsese, ma si gran lunga, un buon prodotto di intrattenimento.
NON MALE.





Commenti

  1. Io invece l'ho trovato l'ultimo grande film di Scorsese, una metafora legata al Cinema di rara potenza.
    Peccato che dopo il vecchio Marty sia andato in caduta libera!

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  2. beh non mi trovi d'accordo, da The Departed in poi secondo me è tornato alla grande, si non c'è dubbio che questo film sia un grande film, ma è lontano da ciò che Scorsese ha fatto, non è un capolavoro, Marty ha fatto di meglio ma è sicuramente un grande film :)

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  3. Da vera seguace di Di Caprio non potevo non averlo visto. E che interpretazione.
    Anche io The aviator l'ho trovato un po' pesantino se devo essere sincera, ma resta comunque un film degno di nota.

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  4. Lo ricordo decisamente bello ma non ai livelli del "grande Scorsese".
    Merita di essere visto sicuramente, almeno una volta!

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  5. Si concordo, decisamente è un grande film, forse questa atmosfera è quella giusta per sottolineare la psicologia del protagonista, che di per se risulta alquanto pesante ^^ ora che sto riflettendo forse è proprio questo il pregio, la recitazione straordinaria di Di Caprio, che vale da sola la visione del film.

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