Ok, forse il titolo italiano ironizza un po' troppo su questo film, che di per se sembra invece abbastanza serio, misteri della distribuzione.
Invece nonostante il borioso titolo italiano racconta la vita coniugale di Antoine Doinel, interpretato dall'attore feticcio di Truffaut, Jean-Piere Leaud, ora qui è diventato un uomo sposato e padre di famiglia, va tutto bene finchè non arriva una giapponesina che gli fa palpitare il cuore, c'è la crisi, il tentativo della moglie di riconquistarlo fino ad arrivare all'inevitabile divorzio, il tutto scandito con una dolcezza disarmante, come se Truffaut accompagnasse lo spettatore a osservare questi due sposi in silenzio, al centro di tutto c'è l'amore ed è sottolineato anche dal fatto che mette in evidenza il punto di vista di entrambi sia l'uomo che la donna, lasciando che lo spettatore capisse i loro sentimenti, e solo un grande regista come François Truffaut riesce a dare tutte queste emozioni con un film.
Non è un capolavoro, ma riesce a creare una alchimia con lo spettatore parlando di cose abbastanza semplici ma profonde.
Scegliendo la narrazzione carpisce meglio i sentimenti dei protagonisti e li trasfigura sullo schermo cinematografico, certo non siamo ai livelli di Jules e Jim o Le due inglesi anche se questo dobbiamo dire è un film diverso, che fa parte di una saga quindi si evita di fare confronti anche perchè sarebbero inopportuni, comunquesia è una divertente messa in scena sul matrimonio e sull'amore in generale, non dico parodia perchè non lo è, ma sicuramente sottolinea che l'amore è imprevedibile, e che spesso va aldilà della nostra volontà, bravissimi i due attori protagonisti e soprattutto bravissimo anche François Truffaut che riesce a parlare d'amore e di problemi con assoluta leggerezza e freschezza, oggi film così non ne fanno più, al massimo sono commediole romantiche melense che spesso risultano vuote, invece questo film non è vuoto anzi, è reale e riesce a coinvolgere lo spettatore dall'inizio alla fine, come se lui conoscesse i protagonisti ed è invitato a comprendere le loro ragioni.
DA COLLEZIONARE.
Invece nonostante il borioso titolo italiano racconta la vita coniugale di Antoine Doinel, interpretato dall'attore feticcio di Truffaut, Jean-Piere Leaud, ora qui è diventato un uomo sposato e padre di famiglia, va tutto bene finchè non arriva una giapponesina che gli fa palpitare il cuore, c'è la crisi, il tentativo della moglie di riconquistarlo fino ad arrivare all'inevitabile divorzio, il tutto scandito con una dolcezza disarmante, come se Truffaut accompagnasse lo spettatore a osservare questi due sposi in silenzio, al centro di tutto c'è l'amore ed è sottolineato anche dal fatto che mette in evidenza il punto di vista di entrambi sia l'uomo che la donna, lasciando che lo spettatore capisse i loro sentimenti, e solo un grande regista come François Truffaut riesce a dare tutte queste emozioni con un film.
Non è un capolavoro, ma riesce a creare una alchimia con lo spettatore parlando di cose abbastanza semplici ma profonde.
Scegliendo la narrazzione carpisce meglio i sentimenti dei protagonisti e li trasfigura sullo schermo cinematografico, certo non siamo ai livelli di Jules e Jim o Le due inglesi anche se questo dobbiamo dire è un film diverso, che fa parte di una saga quindi si evita di fare confronti anche perchè sarebbero inopportuni, comunquesia è una divertente messa in scena sul matrimonio e sull'amore in generale, non dico parodia perchè non lo è, ma sicuramente sottolinea che l'amore è imprevedibile, e che spesso va aldilà della nostra volontà, bravissimi i due attori protagonisti e soprattutto bravissimo anche François Truffaut che riesce a parlare d'amore e di problemi con assoluta leggerezza e freschezza, oggi film così non ne fanno più, al massimo sono commediole romantiche melense che spesso risultano vuote, invece questo film non è vuoto anzi, è reale e riesce a coinvolgere lo spettatore dall'inizio alla fine, come se lui conoscesse i protagonisti ed è invitato a comprendere le loro ragioni.
DA COLLEZIONARE.
Mi sono sempre ripromesso di migliorare la mia conoscenza di Truffaut..potrei cominciare con questo film.
RispondiEliminaTi consiglio di cominciare con i 400 colpi o Jules e Jim, perchè il primo titolo è il primo capitolo della saga di Doinel, che poi è un alter ego di truffaut ^_^
EliminaHo visto sia I quattrocento colpi che questo Non drammatizziamo. Si parla sempre dei 400 colpi come uno dei capolavori del regista mentre questo film è un po' sottovalutato. Devo dire che, non entrando in paragoni di merito, io rivedrei più volentieri questo.
RispondiEliminasi un pochino lo è, ma comunque è sempre un film di Truffaut e solo per questo va visto ^_^
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