François Ozon ti stupisce sempre, questo regista mi piace soprattutto per la sua poetica cinematografica, che da Swiming Pool in poi ha saputo esprimere nello schermo.
con questo Potiche, scrive un ruolo esattamente per Catherine Deneuve, che interpreta una donna che viene trattata dal marito come un soprammobile, una statuina di poca importanza, lui che la tradisce con la segretaria, e manda avanti una azienda i cui impiegati si lamentano per come li tratta, con un malore deve lasciare il suo posto alla moglie, che dimostrerà non solo di saper badare alla azienda molto meglio di come lo faceva il marito, ma di guadagnare la stima e la fiducia dei dipendenti, e forse anche l'amore di un sindacalista che la stima particolarmente, ma il bel gioco dura poco, perchè il marito quando si riemette vuole riottenere il suo posto, riuscirà la donna a farsi valere sia come moglie che come imprenditrice?
Un film che la dice lunga sul ritratto di donna che viene descritto, e ridicolizza la figura di un marito troppo preso da se stesso per apprezzare e valorizzare la moglie, che ritiene un ornamento senza importanza, è incredibile l'inizio del film con la moglie che corre e canta con gli uccellini - di ispirazione disneyana? - in puro stile cartoonesco, tanto per poi portarci al punto focale della storia dove le maschere verranno gettate al vento.
Una commedia al vetriolo sul matrimonio, ambientata negli anni settanta, anni in cui la donna cominciava ad ottenere spiragli di emancipazione dall'uomo, anni di liberazione in cui i ruoli patriarcali venivano e restavano primitivi, mentre il mondo stava cambiando, nonostante ciò è un opera interessante che mostra la ristrettezza con cui l'uomo vede sempre una donna, quando questa cambia e si evolve, lui resta uguale a se stesso, soltanto chi ha una mentalità aperta può vedere di cosa è capace una donna, e che donna, dimostra di non essere solo una statuina, ma una donna vera e propria, capace di portare i pantaloni e di mandare meglio del marito avanti l'azienda di famiglia, e sarà capace di prendere decisioni importanti per la salvaguardia anche del patrimonio di famiglia, come dire cari uomini, non ci sottovalutate mai, è un mio consiglio.
Il film riunisce una coppia di attori che aveva già lavorato insieme in passato, Gerard Depardieu e Catherine Deneuve, che tornano a recitare insieme dopo L'ultimo metrò del grande Truffaut.
Il regista dimostra di saper narrare una storia ma soprattutto fa un film fortemente dalla parte delle donne, capace di parlare in modo diretto e mai banale al suo pubblico, bravissimi i protagonisti soprattutto la Deneuve e Depardieu.
DA NON PERDERE.
con questo Potiche, scrive un ruolo esattamente per Catherine Deneuve, che interpreta una donna che viene trattata dal marito come un soprammobile, una statuina di poca importanza, lui che la tradisce con la segretaria, e manda avanti una azienda i cui impiegati si lamentano per come li tratta, con un malore deve lasciare il suo posto alla moglie, che dimostrerà non solo di saper badare alla azienda molto meglio di come lo faceva il marito, ma di guadagnare la stima e la fiducia dei dipendenti, e forse anche l'amore di un sindacalista che la stima particolarmente, ma il bel gioco dura poco, perchè il marito quando si riemette vuole riottenere il suo posto, riuscirà la donna a farsi valere sia come moglie che come imprenditrice?
Un film che la dice lunga sul ritratto di donna che viene descritto, e ridicolizza la figura di un marito troppo preso da se stesso per apprezzare e valorizzare la moglie, che ritiene un ornamento senza importanza, è incredibile l'inizio del film con la moglie che corre e canta con gli uccellini - di ispirazione disneyana? - in puro stile cartoonesco, tanto per poi portarci al punto focale della storia dove le maschere verranno gettate al vento.
Una commedia al vetriolo sul matrimonio, ambientata negli anni settanta, anni in cui la donna cominciava ad ottenere spiragli di emancipazione dall'uomo, anni di liberazione in cui i ruoli patriarcali venivano e restavano primitivi, mentre il mondo stava cambiando, nonostante ciò è un opera interessante che mostra la ristrettezza con cui l'uomo vede sempre una donna, quando questa cambia e si evolve, lui resta uguale a se stesso, soltanto chi ha una mentalità aperta può vedere di cosa è capace una donna, e che donna, dimostra di non essere solo una statuina, ma una donna vera e propria, capace di portare i pantaloni e di mandare meglio del marito avanti l'azienda di famiglia, e sarà capace di prendere decisioni importanti per la salvaguardia anche del patrimonio di famiglia, come dire cari uomini, non ci sottovalutate mai, è un mio consiglio.
Il film riunisce una coppia di attori che aveva già lavorato insieme in passato, Gerard Depardieu e Catherine Deneuve, che tornano a recitare insieme dopo L'ultimo metrò del grande Truffaut.
Il regista dimostra di saper narrare una storia ma soprattutto fa un film fortemente dalla parte delle donne, capace di parlare in modo diretto e mai banale al suo pubblico, bravissimi i protagonisti soprattutto la Deneuve e Depardieu.
DA NON PERDERE.
Swimming Pool non mi era proprio piaciuto, questa è invece una commedia intelligente che è davvero ben fatta!
RispondiEliminaa me invece è piaciuto, rispetto a questo è un film ambiguo, questo film invece è girato bene e mostra la superficialità maschile in modo vero :) rispetto a swiming è solare e lineare dobbiamo dirlo :)
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