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Solo per vendetta

Su Nicolas Cage possiamo dire di tutto, e anche il contrario di tutto, però lasciatemelo dire, avvolte nel grande calderone di titoli pessimi che sceglie, alcuni film sono azzeccati.
E' il caso di Solo per vendetta, diretto da Roger Donaldson, che lo vede protagonista nel ruolo di un professore, una persona normale a cui accade qualcosa di inaccettabile per un uomo: sua moglie viene violentata e picchiata.
Ma forse c'è una soluzione; mentre è in ospedale un uomo gli si avvicina e gli offre il suo aiuto per risolvere la situazione e farla pagare a chi ha violentato la moglie.
Il professore dopo una riflessione accetta, accetta perchè è accecato dalla vendetta, e anche per farla pagare a chi ha fatto male a sua moglie, credo che chiunque accetterebbe una proposta del genere per rivendicare un torto subito.
Ma c'è il rovescio della medaglia, l'uomo fa parte di una organizzazione segreta che uccide anche gente innocente toccando il tasto della rabbia di altre persone, non è possibile uscire da questa organizzazione, e le persone che vengono coinvolte divengono vittime inconsapevoli di un gioco più grande di loro, ma il timido professore forse ne sa una più del diavolo, e cercherà di capire in che cosa è stato coinvolto, riuscirà a smascherare questa organizzazione? Ma soprattutto riuscirà ad uscirne vivo e salvare la sua vita senza pagarne conseguenze?
Un thriller riuscitissimo, coinvolgente e incalzante, che cattura l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine, la recitazione di Cage qui è ispirata e misurata, nonostante il ruolo rischi di fare sbavature nella recitazione e di strafare, invece Cage dimostra di sapersi concentrare sulla psicologia di una persona normale coinvolta in un gioco più grande di lui, ed è inconsapevole che viene trasformato in un coniglio dentro una gabbia in cui è impossibile uscire, e sarà complicatissimo smascherare coloro che lo hanno coinvolto in questo gioco al massacro, ma alla fine riuscirà a mettere tutto a posto?
La risposta dopo la visione di questo film intrigante, che nonostante alcune critiche negative io l'ho trovato un buon prodotto di intrattenimento, capace di tenermi incollata alla poltrona dall'inizio alla fine.
Mi è piaciuto e non ho vergogna ad ammetterlo.
APPETITOSO


Commenti

  1. A me invece è piaciuto poco, un pò banale la trasformazione del protagonista da professore a supereroe:)

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    Risposte
    1. sarà ma è il crescendo drammatico che ti coinvolge nella storia, è stato coinvolto in un gioco più grande di lui :)

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