Dopo la pausa pasquale, di cui mi scuso di non avervi avvertiti, eccomi che ritorno con le recensioni, stavolta in orario notturno, così ho la giornata libera e posso vedere altri film, dunque vediamo: Aaaaaaaaaah ecco oggi abbiamo 110 e Lode film commedia di Alek Keshishian con Brendan Fraser, Joe Peshi e Moira Kelly.
E' la storia di uno studente universitario che il giorno in cui si fonde l'hard disk e cerca di fare la fotocopia della sua tesi, questa va a finire nello scantinato dove vi abita un barbone...con cui fa amicizia.
Solo che non sa che l'identità del barbone non è quella che dice, ma è una persona importante: una di quelle che ti cambiano la vita, per sempre.
Ho trovato questo film piacevolmente curioso, non è il classico film triste o borioso, pur essendo una commedia c'è un percorso di crescita spirituale del protagonista Monty, impersonato dal bravo Brendan Fraser, che con il suo gruppo di amici si prepara per il grande evento della sua vita: la laurea.
Un punto d'arrivo ma anche una svolta per la vita, in cui si aprono porte, e si cambia. Ma forse quella svolta sta proprio nello scantinato universitario, con un barbone che diventa guida spirituale per il giovane e i suoi amici, pur non essendo daccordo all'inizio, alla fine capiranno che in quel timido birbone si nasconde più di un amico.
Diretto da Alek Keshishian, autore prima di questo film del tanto chiacchierato A Letto con Madonna, con la sua pellicola più cinematografica e matura diciamo, anche se il tocco di lady ciccone è presente soprattutto nella soundtrack, qualcuno si ricorda di I'll Remember?
Dopo di che, credo - vorrei non sbagliarmi - questo regista sia sparito del tutto, comunque sia ci ha regalato una pellicola intrigante fresca e non banale, un viaggio di crescita che ricorda piuttosto alla lontana molte pellicole passate, e seppur non brilli di originalità, riesce a conquistare lo spettatore grazie a una spiccata empatia con i personaggi, il che è più un pregio che un difetto.
Non è un capolavoro, ma si fa vedere bene, piacevole come pellicola di intrattenimento intelligente che non pretende di essere un grande film, ma al contrario avvince grazie alla capacità dei personaggi di farsi identificare con il pubblico.
Senza infamia e senza lode.
Voto: 6 e 1/2
E' la storia di uno studente universitario che il giorno in cui si fonde l'hard disk e cerca di fare la fotocopia della sua tesi, questa va a finire nello scantinato dove vi abita un barbone...con cui fa amicizia.
Solo che non sa che l'identità del barbone non è quella che dice, ma è una persona importante: una di quelle che ti cambiano la vita, per sempre.
Ho trovato questo film piacevolmente curioso, non è il classico film triste o borioso, pur essendo una commedia c'è un percorso di crescita spirituale del protagonista Monty, impersonato dal bravo Brendan Fraser, che con il suo gruppo di amici si prepara per il grande evento della sua vita: la laurea.
Un punto d'arrivo ma anche una svolta per la vita, in cui si aprono porte, e si cambia. Ma forse quella svolta sta proprio nello scantinato universitario, con un barbone che diventa guida spirituale per il giovane e i suoi amici, pur non essendo daccordo all'inizio, alla fine capiranno che in quel timido birbone si nasconde più di un amico.
Diretto da Alek Keshishian, autore prima di questo film del tanto chiacchierato A Letto con Madonna, con la sua pellicola più cinematografica e matura diciamo, anche se il tocco di lady ciccone è presente soprattutto nella soundtrack, qualcuno si ricorda di I'll Remember?
Dopo di che, credo - vorrei non sbagliarmi - questo regista sia sparito del tutto, comunque sia ci ha regalato una pellicola intrigante fresca e non banale, un viaggio di crescita che ricorda piuttosto alla lontana molte pellicole passate, e seppur non brilli di originalità, riesce a conquistare lo spettatore grazie a una spiccata empatia con i personaggi, il che è più un pregio che un difetto.
Non è un capolavoro, ma si fa vedere bene, piacevole come pellicola di intrattenimento intelligente che non pretende di essere un grande film, ma al contrario avvince grazie alla capacità dei personaggi di farsi identificare con il pubblico.
Senza infamia e senza lode.
Voto: 6 e 1/2
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