Olè, seconda recensione oggi, eh si sono in vena di scrivere bene alla fabbrica, e come secondo film ho scelto Studio 54 di Mark Christopher che ho recuperato a natale e rivisto dopo un po' di tempo.
Uscito nel 1999 qui da noi, in america era già in homevideo, è la cronistoria di un epoca d'oro, dove la discomusic era di moda, e sullo sfondo la discoteca più alla moda e glamour degli anni settanta, lo Studio 54 che chiuse i battenti ufficialmente nel 1986, in piena era reaganiana, quando ormai la disco era un ricordo sbiadito, il tutto visto con lo sguardo disilluso di Shane protagonista che entra nella discoteca togliendosi la camicia ed entra nella più grande festa mai esistita, uscendone cambiato, con diversi amici e tantissimi casini.
Il film mi piace per diversi motivi, primo perchè offre un ritratto di un epoca d'oro durata solo l'arco di un decennio ed è stata unica e divertente, poi perchè c'è un cast ricchissimo di attori, alcuni erano piccoli divi in quel periodo, vedi Neve Campbell che è diventata una diva coi film di Wes Craven, ma la performance migliore ce la offre un grandissimo Mike Myers attore comico conosciuto soprattutto per la serie su Austin Powers, qui al suo primo ruolo drammatico.
Secondo voi, come può essere un film che parla dello studio 54 se non colorato, sfavillante ricchissimo di musica e nostalgia? Ok, Mark Christopher non avrà il guizzo geniale di un Baz Luhrmann ma sa raccontare bene i fasti di quella discoteca, e questo seppur il film non tocca mai i vertici del capolavoro ce lo fa apprezzare molto bene.
Christopher si concentra però maggiormente sui protagonisti, sulle loro storie e le loro esperienze, facendo di Studio 54 un film che riesce a catturare l'empatia dello spettatore, quasi come anche noi potessimo entrare nella discoteca e divertirci a suon di musica.
I momenti migliori? Più di uno, ho apprezzato la musica suonata, le feste, lo champagne a fiumi e i vestiti glamour, come dire, ehy ragazzi anche Arwen Lynch si è vista dentro lo studio 54 sappiatelo hahaha, naturalmente anche gli attori in formissima hanno dato la giusta dose di divertimento al film.
Studio 54 è un film piacevole che racconta un epoca di eccessi e trasgressioni, ormai tramontata ma che bene o male ha fatto parte di ognuno di noi, gli anni ottanta hanno portato Reagan, il tramonto di quella voglia di stupire, di eccedere e di ballare...peccato!
Gli anni settanta hanno portato tantissimo sia al livello musicale, sia al livello di divertimento, un epoca d'oro di grandi rivoluzioni cominciate con gli anni sessanta e continuate proprio nel mitico decennio in cui la febbre da discoteca ha toccato vertici unici e irripetibili.
Senza infamia e senza lode, da vedere.
Voto: 6 e 1/2
Uscito nel 1999 qui da noi, in america era già in homevideo, è la cronistoria di un epoca d'oro, dove la discomusic era di moda, e sullo sfondo la discoteca più alla moda e glamour degli anni settanta, lo Studio 54 che chiuse i battenti ufficialmente nel 1986, in piena era reaganiana, quando ormai la disco era un ricordo sbiadito, il tutto visto con lo sguardo disilluso di Shane protagonista che entra nella discoteca togliendosi la camicia ed entra nella più grande festa mai esistita, uscendone cambiato, con diversi amici e tantissimi casini.
Il film mi piace per diversi motivi, primo perchè offre un ritratto di un epoca d'oro durata solo l'arco di un decennio ed è stata unica e divertente, poi perchè c'è un cast ricchissimo di attori, alcuni erano piccoli divi in quel periodo, vedi Neve Campbell che è diventata una diva coi film di Wes Craven, ma la performance migliore ce la offre un grandissimo Mike Myers attore comico conosciuto soprattutto per la serie su Austin Powers, qui al suo primo ruolo drammatico.
Secondo voi, come può essere un film che parla dello studio 54 se non colorato, sfavillante ricchissimo di musica e nostalgia? Ok, Mark Christopher non avrà il guizzo geniale di un Baz Luhrmann ma sa raccontare bene i fasti di quella discoteca, e questo seppur il film non tocca mai i vertici del capolavoro ce lo fa apprezzare molto bene.
Christopher si concentra però maggiormente sui protagonisti, sulle loro storie e le loro esperienze, facendo di Studio 54 un film che riesce a catturare l'empatia dello spettatore, quasi come anche noi potessimo entrare nella discoteca e divertirci a suon di musica.
I momenti migliori? Più di uno, ho apprezzato la musica suonata, le feste, lo champagne a fiumi e i vestiti glamour, come dire, ehy ragazzi anche Arwen Lynch si è vista dentro lo studio 54 sappiatelo hahaha, naturalmente anche gli attori in formissima hanno dato la giusta dose di divertimento al film.
Studio 54 è un film piacevole che racconta un epoca di eccessi e trasgressioni, ormai tramontata ma che bene o male ha fatto parte di ognuno di noi, gli anni ottanta hanno portato Reagan, il tramonto di quella voglia di stupire, di eccedere e di ballare...peccato!
Gli anni settanta hanno portato tantissimo sia al livello musicale, sia al livello di divertimento, un epoca d'oro di grandi rivoluzioni cominciate con gli anni sessanta e continuate proprio nel mitico decennio in cui la febbre da discoteca ha toccato vertici unici e irripetibili.
Senza infamia e senza lode, da vedere.
Voto: 6 e 1/2
Come ho potuto perdere un film del genere, me lo sto ancora chiedendo!!!
RispondiEliminamah....
Grazie amica mia preziosa...un bacio serale!
Recuperalo e poi mi dici se ti è piaciuto :)
EliminaRicambio il bacio serale ^_^