Club Silencio...
Special settimanale della fabbrica dei sogni curato da Arwen Lynch, questa settimana si parla di 8 e 1/2 capolavoro di Federico Fellini con Marcello Mastroianni, Anouk Aimee e Sandra Milo.
Eccoci arrivati all'appuntamento con Fellini, per me è e resta il più grande regista italiano di tutti i tempi, per Club Silencio ho scelto il suo film più surreale, e anche il più personale.
Qui Fellini racconta se stesso, il suo passato, il suo futuro e soprattutto il suo presente, potremo definirlo la summa del suo cinema, dove all'inizio trovi il protagonista dentro un sogno ingabbiato in una galleria con dei pullman fermi, per poi vederti librare in aria con una corda sulla gamba, e al risveglio c'è lui, Guido Anselmi regista in crisi creativa ma anche personale, ci sono la moglie, l'amante, la madre, il padre e via dicendo.
Un intero universo generato da un genio assoluto della settima arte, che racconta se stesso attraverso l'attore feticcio Marcello Mastroianni, vero e proprio alter ego personale che incarna le paure, la vita attraverso i sogni, gli incubi e tutto ciò che lo ha segnato nella vita, persino l'influenza della chiesa cattolica che ha in un certo senso tramortito la sua vita sessuale.
Il tutto raccontato con sguardo disincantato, in un film che è una esplicita dichiarazione d'amore verso il cinema ma soprattutto verso la vita. Un film capace di influenzare tantissimi registi, con risultati più o meno riusciti, anche se sinceramente risultano essere alcuni ombre di un capolavoro che messe a confronto cadono miseramente (si veda il musical Nine di Rob Marshall), altri ispirati ma personalizzati in maniera unica senza toccare il lavoro di fellini (come All That Jazz di Fosse), altri ispirati alla letteratura erotica come (8 donne e mezzo di Greenaway).
Qui Troverete un filmato che parla del film in maniera esplicativa.
Cosa fa di un artista un genio? Cosa può accompagnarlo nel grande disegno divino che gli ha dato un grande talento? Ovviamente un viaggio dentro se stesso e il suo mondo, il viaggio di Guido Anselmi è un viaggio che prima o poi ognuno di noi deve percorrere, e sono le cose che amiamo di più a darci l'ispirazione giusta, il guardare dentro noi stessi e scoprire che la strada che dobbiamo prendere è proprio lì davanti a noi, ma forse eravamo troppo ciechi per percorrerla, o forse non eravamo abbastanza preparati, o concentrati.
Ma che succede?
Il regista decide che il film non si fa più, si arrende getta la spugna, ma è proprio qui che succede quello che non si aspetta...
ma questo vuol dire rinunciare ai propri sogni, alla propria vita, e quando capirà che il grande circo del suo mondo arriva per riportarlo sulla retta via, cambia idea. E menomale direi...
Dopo molto tempo a sognare, e a rimanere attaccati a un illusione, finalmente rimette i piedi per terra per poter fare il film, fa pace con il suo passato, con i suoi fantasmi e trova la strada da intraprendere...
Fellini ci ha regalato un grandissimo film, imprescindibile se amate il cinema o se volete entrare in quel grande calderone della fabbrica dei sogni per diventare registi.
Un opera che ha accompagnato generazioni e generazioni di spettatori, cinefili, semplici appassionati e registi, che ha cambiato il modo di fare e soprattutto di vedere il cinema, lì dentro quel film, ci sono tutti i generi cinematografici esistenti, il fantastico il surreale, il drammatico e via dicendo, un opera maiuscola di questa portata soltanto un grandissimo regista quale era fellini è riuscito a fare uscire fuori, gli altri - pur avendo fatto alcuni opere maiuscole che lo omaggiano - hanno solo preso ispirazione da questo grandissimo film.
E con questo è tutto, noi ci rivediamo dopo pasqua, il 26 aprile, con un film stavolta diverso dal solito che presento per questi specials, si tratta di Le Onde Del Destino di Lars Von Trier, se volete partecipare non dovete fare altro che spedirmi il vostro scritto qui lafabricadeisogni@gmail.com.
A presto :)
Special settimanale della fabbrica dei sogni curato da Arwen Lynch, questa settimana si parla di 8 e 1/2 capolavoro di Federico Fellini con Marcello Mastroianni, Anouk Aimee e Sandra Milo.
Eccoci arrivati all'appuntamento con Fellini, per me è e resta il più grande regista italiano di tutti i tempi, per Club Silencio ho scelto il suo film più surreale, e anche il più personale.
Qui Fellini racconta se stesso, il suo passato, il suo futuro e soprattutto il suo presente, potremo definirlo la summa del suo cinema, dove all'inizio trovi il protagonista dentro un sogno ingabbiato in una galleria con dei pullman fermi, per poi vederti librare in aria con una corda sulla gamba, e al risveglio c'è lui, Guido Anselmi regista in crisi creativa ma anche personale, ci sono la moglie, l'amante, la madre, il padre e via dicendo.
Un intero universo generato da un genio assoluto della settima arte, che racconta se stesso attraverso l'attore feticcio Marcello Mastroianni, vero e proprio alter ego personale che incarna le paure, la vita attraverso i sogni, gli incubi e tutto ciò che lo ha segnato nella vita, persino l'influenza della chiesa cattolica che ha in un certo senso tramortito la sua vita sessuale.
Il tutto raccontato con sguardo disincantato, in un film che è una esplicita dichiarazione d'amore verso il cinema ma soprattutto verso la vita. Un film capace di influenzare tantissimi registi, con risultati più o meno riusciti, anche se sinceramente risultano essere alcuni ombre di un capolavoro che messe a confronto cadono miseramente (si veda il musical Nine di Rob Marshall), altri ispirati ma personalizzati in maniera unica senza toccare il lavoro di fellini (come All That Jazz di Fosse), altri ispirati alla letteratura erotica come (8 donne e mezzo di Greenaway).
Qui Troverete un filmato che parla del film in maniera esplicativa.
Cosa fa di un artista un genio? Cosa può accompagnarlo nel grande disegno divino che gli ha dato un grande talento? Ovviamente un viaggio dentro se stesso e il suo mondo, il viaggio di Guido Anselmi è un viaggio che prima o poi ognuno di noi deve percorrere, e sono le cose che amiamo di più a darci l'ispirazione giusta, il guardare dentro noi stessi e scoprire che la strada che dobbiamo prendere è proprio lì davanti a noi, ma forse eravamo troppo ciechi per percorrerla, o forse non eravamo abbastanza preparati, o concentrati.
Ma che succede?
Il regista decide che il film non si fa più, si arrende getta la spugna, ma è proprio qui che succede quello che non si aspetta...
ma questo vuol dire rinunciare ai propri sogni, alla propria vita, e quando capirà che il grande circo del suo mondo arriva per riportarlo sulla retta via, cambia idea. E menomale direi...
Dopo molto tempo a sognare, e a rimanere attaccati a un illusione, finalmente rimette i piedi per terra per poter fare il film, fa pace con il suo passato, con i suoi fantasmi e trova la strada da intraprendere...
Un opera che ha accompagnato generazioni e generazioni di spettatori, cinefili, semplici appassionati e registi, che ha cambiato il modo di fare e soprattutto di vedere il cinema, lì dentro quel film, ci sono tutti i generi cinematografici esistenti, il fantastico il surreale, il drammatico e via dicendo, un opera maiuscola di questa portata soltanto un grandissimo regista quale era fellini è riuscito a fare uscire fuori, gli altri - pur avendo fatto alcuni opere maiuscole che lo omaggiano - hanno solo preso ispirazione da questo grandissimo film.
E con questo è tutto, noi ci rivediamo dopo pasqua, il 26 aprile, con un film stavolta diverso dal solito che presento per questi specials, si tratta di Le Onde Del Destino di Lars Von Trier, se volete partecipare non dovete fare altro che spedirmi il vostro scritto qui lafabricadeisogni@gmail.com.
A presto :)
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