Comincia questa settimana per i festeggiamenti del decennale della fabbrica dei sogni, una settimana dedicata ai film tratti dalle opere di Stephen King, e cominciamo con Misery Non deve Morire, del 1990, diretto da Rob Reiner, con Kathy Bates bravissima premiata con l'oscar e James Caan.
Film che ha rivelato il talento di Kathy Bates, che qui interpreta Annie Wilkes, uno dei personaggi più agghiaccianti e terrorizzanti mai creati.
E dobbiamo proprio al re, la sua creazione.
La trama racconta dello scrittore Paul Sheldon, che dopo aver terminato di scrivere il suo libro, l'ultimo della serie di Misery Chastain, facendo morire la protagonista, ne comincia un altro, ovvero scrive un altra storia.
Un inidente in una località vicino al colorado, stoppa i suoi piani, e viene assistito da una donna in apparenza pacata e cordiale.
Quello che non sa, è che quella donna è una psicopatica, che lo ha salvato soltanto per rapirlo, Paul si rende conto di questo pochi giorni dopo il suo "salvataggio" da Annie, che si prende cura di lui in maniera maniacale, allo stesso tempo sembra infatuata dello scrittore, infatti gli dice di essere la sua più grande fan.
Quando però legge l'ultimo libro di Misery, all'inizio è felice, poi si rende conto che la sua eroina è morta, qui cominciano i guai per Paul, che deve fare di tutto per fuggire dalle grinfie di quella psicopatica, prima che lei uccida lui.
Un film terrificante, nel senso positivo del termine però, con una cattiva da far venire la pelle d'oca.
Capiamo sin da subito che l'impronta del re è ben visibile.
Annie è ben caratterizzata da una Kathy Bates in forma smagliante, giustamente premiata all'oscar ed è grazie a lei che questo film è un cult movie, ed è ricordato persino adesso, a distanza di ben 28 anni dalla sua uscita.
Però come giustamente si deve tratteggiare un personaggio? Sottolineando anche la sua solitudine, creando diverse sfaccettature che grazie alla bravura di Kathy Bates, non è solo un personaggio negativo, ma una donna che vive in solitudine, ossessionata dai libri di Sheldon.
Quindi complimenti anche a William Goldman che lo ha sceneggiato.
Se il film è straordinario, il romanzo sicuramente lo sarà di più.
Un film che è ormai entrato nell'immaginario collettivo, e che è parte integrante del cinema, come uno dei migliori film degli anni novanta.
Per me merita una visione se ancora non l'avete visto.
Sono sicura che vi colpirà positivamente.
Film che ha rivelato il talento di Kathy Bates, che qui interpreta Annie Wilkes, uno dei personaggi più agghiaccianti e terrorizzanti mai creati.
E dobbiamo proprio al re, la sua creazione.
La trama racconta dello scrittore Paul Sheldon, che dopo aver terminato di scrivere il suo libro, l'ultimo della serie di Misery Chastain, facendo morire la protagonista, ne comincia un altro, ovvero scrive un altra storia.
Un inidente in una località vicino al colorado, stoppa i suoi piani, e viene assistito da una donna in apparenza pacata e cordiale.
Quello che non sa, è che quella donna è una psicopatica, che lo ha salvato soltanto per rapirlo, Paul si rende conto di questo pochi giorni dopo il suo "salvataggio" da Annie, che si prende cura di lui in maniera maniacale, allo stesso tempo sembra infatuata dello scrittore, infatti gli dice di essere la sua più grande fan.
Quando però legge l'ultimo libro di Misery, all'inizio è felice, poi si rende conto che la sua eroina è morta, qui cominciano i guai per Paul, che deve fare di tutto per fuggire dalle grinfie di quella psicopatica, prima che lei uccida lui.
Un film terrificante, nel senso positivo del termine però, con una cattiva da far venire la pelle d'oca.
Capiamo sin da subito che l'impronta del re è ben visibile.
Annie è ben caratterizzata da una Kathy Bates in forma smagliante, giustamente premiata all'oscar ed è grazie a lei che questo film è un cult movie, ed è ricordato persino adesso, a distanza di ben 28 anni dalla sua uscita.
Però come giustamente si deve tratteggiare un personaggio? Sottolineando anche la sua solitudine, creando diverse sfaccettature che grazie alla bravura di Kathy Bates, non è solo un personaggio negativo, ma una donna che vive in solitudine, ossessionata dai libri di Sheldon.
Quindi complimenti anche a William Goldman che lo ha sceneggiato.
Se il film è straordinario, il romanzo sicuramente lo sarà di più.
Un film che è ormai entrato nell'immaginario collettivo, e che è parte integrante del cinema, come uno dei migliori film degli anni novanta.
Per me merita una visione se ancora non l'avete visto.
Sono sicura che vi colpirà positivamente.
Benissimo direi, e oggi spero di recensire un altro film...Stand by me, lo sto riguardando apposta xD
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