Continua la settimana dedicata a Stephen King, con un altro classico questa volta: Stand By Me - Ricordo di Un estate, film del 1986 con il compianto River Phoenix, che è diventato negli anni un piccolo capolavoro...o quasi.
Per me rivedere Stand By Me dopo anni che non lo vedevo, e per i festeggiamenti della fabbrica, è stato come aprire l'album dei ricordi; film che vidi grazie a Paola, una amica fan di River Phoenix che ha un forum a lui dedicato, aperto da ben prima che nascesse la fabbrica, ma che tuttora frequento nei momenti liberi.
Stand By Me, racconta l'avventura di quattro amici adolescenti, tutti dodicenni, che si mettono alla ricerca del cadavere di un giovane e questo viaggio è l'ultimo momento in cui nella vita staranno ineisme, l'ultima estate di spensieratezza prima del liceo, prima delle scelte che si compiono nella vita, e prima di diventare grandi.
La pellicola è tutta narrata da Gordie, che ricorda quell'ultima estate con nostalgia, l'ultima estate con le sole persone che lo hanno degnato di attenzione.
C'è Chris Chambers ladruncolo scapestrato ma sensibile, che aiuterà Gordie a scegliere di diventare scrittore, c'è Verne che invita gli amici alla ricerca del corpo, e c'è anche Teddie, che nonostante il padre gli abbia quasi bruciato l'orecchio, lo difende sempre perché nonostante tutto gli vuole bene, Gordie invece viene visto come un fantasma dai suoi, perché volevano fosse come suo fratello morto, e allora questi quattro amici, faranno un viaggio che segnerà uno dei ricordi più belli che li accompagneranno per il resto della loro vita.
Il film è tratto da un racconto di Stephen King, Il Corpo, contenuto nella raccolta Stagioni Diverse, ed è ormai un classico del cinema per ragazzi, ma è anche uno dei film mito degli anni ottanta, la regia di Rob Reiner è asciutta, il film è racccontato da una voce narrante, che ricorda quel viaggio che facciamo tutti, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, momenti che resteranno dentro il cuore dei protagonisti e anche degli spettatori, che si riconoscono nei protagonisti viaggiando insieme a loro.
Un film che è entrato non solo nell'immaginario di chi era adolescente negli anni ottanta, ma che è ormai divenuto un piccolo capolavoro capace di non farsi dimenticare.
Imperdibile.
Per me rivedere Stand By Me dopo anni che non lo vedevo, e per i festeggiamenti della fabbrica, è stato come aprire l'album dei ricordi; film che vidi grazie a Paola, una amica fan di River Phoenix che ha un forum a lui dedicato, aperto da ben prima che nascesse la fabbrica, ma che tuttora frequento nei momenti liberi.
Stand By Me, racconta l'avventura di quattro amici adolescenti, tutti dodicenni, che si mettono alla ricerca del cadavere di un giovane e questo viaggio è l'ultimo momento in cui nella vita staranno ineisme, l'ultima estate di spensieratezza prima del liceo, prima delle scelte che si compiono nella vita, e prima di diventare grandi.
La pellicola è tutta narrata da Gordie, che ricorda quell'ultima estate con nostalgia, l'ultima estate con le sole persone che lo hanno degnato di attenzione.
C'è Chris Chambers ladruncolo scapestrato ma sensibile, che aiuterà Gordie a scegliere di diventare scrittore, c'è Verne che invita gli amici alla ricerca del corpo, e c'è anche Teddie, che nonostante il padre gli abbia quasi bruciato l'orecchio, lo difende sempre perché nonostante tutto gli vuole bene, Gordie invece viene visto come un fantasma dai suoi, perché volevano fosse come suo fratello morto, e allora questi quattro amici, faranno un viaggio che segnerà uno dei ricordi più belli che li accompagneranno per il resto della loro vita.
Il film è tratto da un racconto di Stephen King, Il Corpo, contenuto nella raccolta Stagioni Diverse, ed è ormai un classico del cinema per ragazzi, ma è anche uno dei film mito degli anni ottanta, la regia di Rob Reiner è asciutta, il film è racccontato da una voce narrante, che ricorda quel viaggio che facciamo tutti, il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, momenti che resteranno dentro il cuore dei protagonisti e anche degli spettatori, che si riconoscono nei protagonisti viaggiando insieme a loro.
Un film che è entrato non solo nell'immaginario di chi era adolescente negli anni ottanta, ma che è ormai divenuto un piccolo capolavoro capace di non farsi dimenticare.
Imperdibile.
Un capolavoro!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Decisamente ^_^
EliminaEccomi qui: decisamente un supercapolavoro! Come sai, anche io amo molto quest'opera, che considero seminale.
RispondiEliminaMoz-
immenso direi xD
EliminaE' tanto che non lo rivedo anch'io, ma comunque sono abbastanza d'accordo su tutto ;)
RispondiEliminasi è un grande film ^_^
Elimina