In estate si sa, l'horror è protagonista nelle caldi notti a scuotere i nostri animi, e questa settimana è il turno di Wishmaster, selezionato da me medesima per la summer ediction della rubrica Horror Stories, che alla fabbrica dura tutto l'anno e in estate ci sono i vecchi e anche a volte nuovi film a impaurire il nostro umore.
Alla produzione c'è quel furbacchione di Wes Craven, avete presente il papà di Freddy Krueger? e la trilogia Scream?
Questo Wishmaster, primo capitolo di un franchise che vanta ben quattro seguiti e unico ad essere uscito in sala, si presenta sin da subito malsano, ovvero cancellare il mito del genio buono che chiede di esprimere tre desideri, mettendo al suo posto la mitologia dei Djin, demoni che per entrare nel nostro mondo hanno bisogno che gli umani esprimino tre semplici desideri, e una volta espressi possono governare il mondo con nefaste conseguenze.
L'idea suona bene e ha parecchi spunti intriganti su cui costruire un buon horror, l'ho messo nei goodmovies, per il semplice motivo che mi è piaciuto.
Tecnicamente però dobbiamo constatare che stiamo parlando di un film del 1997, e a parte qualche trucco raccapricciante ed effetti speciali giusti, è un film che si porta il peso del decennio in cui è stato prodotto.
Non che questo sia un male precisiamo, Wishmaster non è certo un film che si ricorderà negli annuali della storia del cinema forse, eppure ha dentro di se una solida sceneggiatura che se anche non fa gridare al miracolo ti tiene incollato alla poltrona, il che non è mai poco.
Certo non stiamo parlando di un film il cui franchise è diventato mitico come Freddy, o la saga di Scream, o meglio ancora Halloween, che spero di fare molto presto alla fabbrica.
Wishmaster nonostante tutto è un film più di contenuti che leggendario, e questo potrebbe compromettere l'arrivo di un vasto pubblico, i quattro capitoli successivi sono usciti solo direct to video tanto per fare un esempio.
Forse non avrà un largo pubblico, ma quello che conta è che sia giusto per la stagione estiva, che è il momento in cui l'ho guardato io - dopo aver letto la recensione di Lucia Patrizi nel suo blog proprio nel momento in cui mi accorsi di aver completamente dimenticato questo film, peccato, io penso che ogni opera cinematografica meriti di venire allo scoperto e di essere conosciuta.
La storia narra di una giovane donna che scopre una strana pietra, che è una specie di portale tra il nostro mondo e quello dei Djin, cerca di spolverarla come si fa con la lampada di aladino ed esce proprio il Djin.
Il film comincia nel passato, si può dire quando tutto ebbe inizio, capiamo sin da subito che una maledizione incombe nel nostro mondo, c'è soltanto una cosa da fare...rispedire i Djin nel loro mondo…
Fino ai giorni nostri - ovvero i ninethies - quando comincia l'incubo che porterà la nostra protagonista ad essere collegata al demone dei desideri, che farà di tutto per rintracciarla e portare a termine il rituale.
Vi suona strambo? Vi assicuro amici che non lo è, fidatevi.
Per quanto mi riguarda potrebbe essere un buon recupero per chi ancora non l'ha visto.
Alla produzione c'è quel furbacchione di Wes Craven, avete presente il papà di Freddy Krueger? e la trilogia Scream?
Questo Wishmaster, primo capitolo di un franchise che vanta ben quattro seguiti e unico ad essere uscito in sala, si presenta sin da subito malsano, ovvero cancellare il mito del genio buono che chiede di esprimere tre desideri, mettendo al suo posto la mitologia dei Djin, demoni che per entrare nel nostro mondo hanno bisogno che gli umani esprimino tre semplici desideri, e una volta espressi possono governare il mondo con nefaste conseguenze.
L'idea suona bene e ha parecchi spunti intriganti su cui costruire un buon horror, l'ho messo nei goodmovies, per il semplice motivo che mi è piaciuto.
Tecnicamente però dobbiamo constatare che stiamo parlando di un film del 1997, e a parte qualche trucco raccapricciante ed effetti speciali giusti, è un film che si porta il peso del decennio in cui è stato prodotto.
Non che questo sia un male precisiamo, Wishmaster non è certo un film che si ricorderà negli annuali della storia del cinema forse, eppure ha dentro di se una solida sceneggiatura che se anche non fa gridare al miracolo ti tiene incollato alla poltrona, il che non è mai poco.
Certo non stiamo parlando di un film il cui franchise è diventato mitico come Freddy, o la saga di Scream, o meglio ancora Halloween, che spero di fare molto presto alla fabbrica.
Wishmaster nonostante tutto è un film più di contenuti che leggendario, e questo potrebbe compromettere l'arrivo di un vasto pubblico, i quattro capitoli successivi sono usciti solo direct to video tanto per fare un esempio.
Forse non avrà un largo pubblico, ma quello che conta è che sia giusto per la stagione estiva, che è il momento in cui l'ho guardato io - dopo aver letto la recensione di Lucia Patrizi nel suo blog proprio nel momento in cui mi accorsi di aver completamente dimenticato questo film, peccato, io penso che ogni opera cinematografica meriti di venire allo scoperto e di essere conosciuta.
La storia narra di una giovane donna che scopre una strana pietra, che è una specie di portale tra il nostro mondo e quello dei Djin, cerca di spolverarla come si fa con la lampada di aladino ed esce proprio il Djin.
Il film comincia nel passato, si può dire quando tutto ebbe inizio, capiamo sin da subito che una maledizione incombe nel nostro mondo, c'è soltanto una cosa da fare...rispedire i Djin nel loro mondo…
Fino ai giorni nostri - ovvero i ninethies - quando comincia l'incubo che porterà la nostra protagonista ad essere collegata al demone dei desideri, che farà di tutto per rintracciarla e portare a termine il rituale.
Vi suona strambo? Vi assicuro amici che non lo è, fidatevi.
Per quanto mi riguarda potrebbe essere un buon recupero per chi ancora non l'ha visto.
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