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CineClassics - L'invasione degli Ultracorpi

Questa domenica c'è un classico della fantascienza, L'invasione degli Ultracorpi.
Uscito nell'america del maccartismo, il film usava gli alieni come metafora della paura del comunismo, ma gli alieni ci sono, e sono veri, la metafora sottintesa, è quella che usa il regista per sottolineare la paura che alleggiava allora.

Sono passati ben 62 anni da allora, eppure è un film che a tutt'oggi risulta attuale e realistico, gli alieni che posseggono i corpi degli abitanti di una piccola cittadina per invadere il pianeta, è una storia che è stata portata sullo schermo da diversi registi da allora, ma nessun film è come quello che sto recensendo stasera.
Nessuno cioè lo ha superato fino ad ora.
Forse è il film di fantascienza ad aver avuto più sequel e remake della storia del cinema.
Don Siegel, dal canto suo, è un maestro nel sottolineare le angosce e le inquietudini che albergano nelle persone, e il film è inquietantissimo, non fa paura no, è proprio l'inquietudine a scatenare l'angoscia nello spettatore, facendone già un classico del cinema di fantascienza sin da allora.
Sono contenta di averlo visto e vi invito alla visione perché questo è il primo e insuperato film di fantascienza che vi darà gli incubi per molte notti a venire.
Non ci credete? Peggio per voi.
Ed eravamo nella seconda metà degli anni cinquanta.
Certo non c'erano le tecnologie che ci sono adesso, ma vi assicuro che le persone non sono come si fanno vedere in questo film, dentro di loro si nascondono gli alieni, che vogliono sostituirci…
Un film dalle tematiche ancora oggi attuali e insuperate, una pietra miliare del cinema di fantascienza, che ogni cinefilo dovrebbe recuperare.
Se non l'avete fatto fatelo subito, non ve ne pentirete.

Domenica Prossima per Cineclassics ci sarà A Piedi Nudi Nel Parco








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