Ahò che sto a fa uno special su Peter Bogdanovich?
Non me lo dì...no no no scusate, questo è un inizio caciarone per fare divertire chi mi legge, il mio non è uno special su Bogdanovich, anche se la cosa mi alletta, diciamo che sto preparando il terreno nes pa?
Ma si dai.
Come promesso ecco la recensione del capolavoro L'ultimo Spettacolo, che è un film dove si racconta la fine dell'innocenza, il cosidetto rito di passaggio tra l'adolescenza e l'età adulta.
Ma L'ultimo Spettacolo è un film che parla di un gruppo di amici che alla vigilia della guerra in corea, passa gli ultimi momenti di felicità nel paesino dove sta per chiudere una saletta cinematografica.
Gli ultimi squarci di felicità, prima della grande tristezza, in cui questi amici devono per forza maggiore lasciare la loro innocenza, per approdare alla violenza della guerra.
Ambientato negli anni cinquanta, ci mostra lo squarcio di vita serena per questo gruppo di giovani, che sottolineano anche la perdita del sogno americano attraverso il lato oscuro che da sempre lo contraddistingue...la guerra.
Peter Bogdanovich, da grande regista qual è, riesce a catturare la tristezza dei suoi protagonisti, consapevoli di dover affrontare qualcosa di più grande di loro che li cambierà per sempre, i loro sogni, le loro disillusioni, gli amori che finiscono, e la tristezza che dopo la guerra le cose non saranno più le stesse.
Un film epocale, struggente, e malinconico, come soltanto pochi altri hanno saputo fare, bellissimo il rapporto tra i due giovani protagonisti interpretati da Jeff Bridge e Cybil Shepherd, innamorati, che alla fine capiscono che devono percorrere strade differenti.
Gli amici, la spensieratezza della gioventù, la musica, il cinema, in questo film c'è di tutto e di più, per chi come me apprezza i film che parlando dei percorsi esistenziali fatti dai protagonisti guardarlo è stata una manna dal cielo.
E per fortuna direi.
Consigliatissimo se amate le storie cha lasciano sprazzi di umanità, della nostalgia della gioventù che approda all'età adulta, alle idiosincrasie, alla corruzione e alla disillusione della guerra.
Da vedere davvero.
Non me lo dì...no no no scusate, questo è un inizio caciarone per fare divertire chi mi legge, il mio non è uno special su Bogdanovich, anche se la cosa mi alletta, diciamo che sto preparando il terreno nes pa?
Ma si dai.
Come promesso ecco la recensione del capolavoro L'ultimo Spettacolo, che è un film dove si racconta la fine dell'innocenza, il cosidetto rito di passaggio tra l'adolescenza e l'età adulta.
Ma L'ultimo Spettacolo è un film che parla di un gruppo di amici che alla vigilia della guerra in corea, passa gli ultimi momenti di felicità nel paesino dove sta per chiudere una saletta cinematografica.
Gli ultimi squarci di felicità, prima della grande tristezza, in cui questi amici devono per forza maggiore lasciare la loro innocenza, per approdare alla violenza della guerra.
Ambientato negli anni cinquanta, ci mostra lo squarcio di vita serena per questo gruppo di giovani, che sottolineano anche la perdita del sogno americano attraverso il lato oscuro che da sempre lo contraddistingue...la guerra.
Peter Bogdanovich, da grande regista qual è, riesce a catturare la tristezza dei suoi protagonisti, consapevoli di dover affrontare qualcosa di più grande di loro che li cambierà per sempre, i loro sogni, le loro disillusioni, gli amori che finiscono, e la tristezza che dopo la guerra le cose non saranno più le stesse.
Un film epocale, struggente, e malinconico, come soltanto pochi altri hanno saputo fare, bellissimo il rapporto tra i due giovani protagonisti interpretati da Jeff Bridge e Cybil Shepherd, innamorati, che alla fine capiscono che devono percorrere strade differenti.
Gli amici, la spensieratezza della gioventù, la musica, il cinema, in questo film c'è di tutto e di più, per chi come me apprezza i film che parlando dei percorsi esistenziali fatti dai protagonisti guardarlo è stata una manna dal cielo.
E per fortuna direi.
Consigliatissimo se amate le storie cha lasciano sprazzi di umanità, della nostalgia della gioventù che approda all'età adulta, alle idiosincrasie, alla corruzione e alla disillusione della guerra.
Da vedere davvero.
Capolavoro assoluto anche per me. E Cybil Shepherd è bellissima.
RispondiEliminaeh si xD
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