Speciale Exploitation
Torna dopo tantissimo tempo, lo speciale sul cinema d'exploitation, e non poteva ricominciare con un film di Sergio Martino, un giallo all'italiana che ho apprezzato molto.
Torna dopo tantissimo tempo, lo speciale sul cinema d'exploitation, e non poteva ricominciare con un film di Sergio Martino, un giallo all'italiana che ho apprezzato molto.
Sergio Martino li sapeva fare i gialli, eccome se li sapeva fare, io da amante del genere mi sono goduto questo film, che poi non dura molto, e che ha parecchi colpi di scena, addirittura credo sia migliore de Lo Strano Vizio della Signora Wardh, che comunque era un buon film.
Ne La Coda dello Scorpione, abbiamo una trama che in apparenza è scontata, ma le cose non sono mai come le fa vedere Sergio Martino, e per chi lo conosce bene sa di cosa parlo.
Una donna, dopo la morte del marito, va in Grecia per intascare l'assicurazione sulla vita di un milione di dollari, sceglie però di prendere i soldi in contanti; tra chi l'accusa di aver fatto fuori il marito per intascarla c'è invece chi fa fuori lei e si prende i soldi...chi sarà mai?
Una reporter si mette a caccia del colpevole insieme all'agente dell'assicurazione, e ben presto diventa anche lei stessa il bersaglio dell'assassino.
Per me si è trattato di un giallo in cui credevo che il marito avesse finto la morte per fregare la moglie, in effetti per tutta la durata del film, ti fanno credere questo, MA, e c'è il ma, le cose non stanno affatto così.
Dunque senza spoilerare dico da subito che è un giallo ben girato, con una trama ricca di sorprese che, anche se non fa gridare al capolavoro ti intrattiene per tutta la sua durata, e questo per la visione di un film potrebbe bastare.
Sergio Martino però, dirige il film costruendo una trama a incastri, in modo che lo spettatore cominci a sospettare, ma che alla fine tutti i suoi sospetti si volatizzino davanti al sorprendente colpo di scena finale.
Protagonisti sono George Hilton e Anita Strindberg, che danno ai loro personaggi l'inquietudine giusta che riescono a trasmettere agli spettatori.
La sceneggiatura è stata curata invece da Eduardo Manzanos Brochero, Ernesto Gastaldi e Sauro Scavolini.
Per me è un film che merita una visione, soprattutto da chi ama il cosidetto cinema d'exploitation, o anche per tutti i cinefili per scoprire anche altri modi di fare cinema.
CULT.
Ratings ⭐⭐⭐
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